Rotta Comunista
Rotta Comunista
Home | Profile | Register | Active Topics | Members | Search | FAQ
Username:
Password:
Save Password
Forgot your Password?

 All Forums
 Ruota libera
 Altri argomenti
 UNA CRITICA A BATTAGLIA COMUNISTA
 New Topic  Reply to Topic
 Printer Friendly
Author Previous Topic Topic Next Topic  

M.Savio
Utente (1)

21 Posts

Posted - 27/08/2005 :  17:19:23  Show Profile  Reply with Quote
INTRODUZIONE

Ho deciso di aprire questo nuovo argomento su questo sito per poter avere uno spazio neutrale dove scrivere le mie opinioni,senza rischiare,da un momento all'altro,di vedere i miei messaggi sparire,censurati.Si tratta di un'esigenza reale,infatti è quanto avvenuto recentemente sul forum del partito Battaglia Comunista.
Forum che ho iniziato a frequentare di recente,esprimendo fin da subito delle critiche forti,accese contro Battaglia,principalmente legate al loro astensionismo parlamentare e sindacale.Argomento che come questo sito dimostra mi trova preparato,pronto a sostenere un dibattito fatto di contenuti e non di frasette.Ebbene,sono stato censurato,ben 4 messaggi cancellati.Battaglia fa davvero le cose in grande!
Ovviamente,spero che questo nuovo argomento sia di stimolo per tutti.
Credo che questo sito,grazie alla presenza di un moderatore,possa garantire a tutti un dibattito sincero,rispettando le opinioni di tutti.Riuscire sempre a garantire un dibattito fatto con toni pacati non è impresa facile,specie tra giovani,quindi ben venga il moderatore.
Figura che manca nel sito di Battaglia,dove si preferisce lasciare completa libertà di scrivere,e allo stesso tempo,libertà di censura,senza prima tentare di pacare i toni,per entrambe le parti.
Quanto sto dicendo,può essere verificato da chiunque,visitando il sito di Battaglia Comunista,alla sezione 'elezioni'.Là è possibile leggere i miei messaggi non censurati,molto duri(e me ne vanto)contro Battaglia.Per es. ho usato affermazioni come 'siete dei falliti','siete dei settari',ecc. senza troppi problemi.
Tutte queste cose le dico,non per scusarmi per quello che ho fatto,ma per sfidare l'opinione di chiunque a dimostrare che le mie fossero calunnie,giudizi ingrati,immotivati,ecc. e non,come invece credo di aver fatto,giudizi duri ma motivati,costantemente accompagnati da argomentazioni,da prove che considero tuttora validi.
Tutto il resto,le battute a mo' di chiusura,per es.,servono per vivacizzare con intelligenza il dibattito,non certo per calunniare.
Chiaramente le posizioni contrapposte sono profondamente diverse,è impossibile conciliarle,e,in molti casi,rispecchiano quelle contrapposizioni ideologiche profonde che hanno fatto la storia del movimento operaio,es. trotskismo e bordighismo.
Credo,quindi,che l'esistenza di questo sito permetta a tutti i militanti di diverse organizzazioni e semplici sempatizzanti,di potersi confrontare fra di loro,con più garanzia di diritti per tutti e non per solo una parte,come fa Battaglia.
Ritengo sia molto importante parlare pubblicamente di un'organizzazione come Battaglia che ha 53 anni di esistenza,e che la cosa possa servire a tutti per la propria formazione.
Passo la palla al moderatore di questo sito,che,per me,ha saputo garantire finora un dibattito equilibrato a proposito di Lotta Comunista,convinto che,anche questa volta saprà fare lo stesso.
Da parte mia c'è la volontà di non scrivere più sul sito di Battaglia,poichè,per i fatti su accennati,non lo considero un sito serio,ed ufficializzerò questa scelta a breve.
Purtroppo non mi è possibile presentare tutti e 4 i messaggi censurati,ma solo uno,l'unico che sono riuscito a stampare,pertanto spero che qualcuno ben preciso si faccia avanti,poichè due dei messaggi in questione furono concepiti come risposta alle sue affermazioni,e per me sono importanti.Non faccio nomi,non è necessario,la persona avrà senz'altro capito.
Il messaggio che ripropongo di seguito è quello da me scritto diversi giorni fa,per confutare le opinioni di un certo LOTUSFLOWER,l'ultimo esponente di Battaglia ad avermi scritto,convinto,mi dispiace per lui,di poter avere la meglio sulle mie idee.Di certo,censurando il mio messaggio,il risultato sembra averlo raggiunto,e tale appare al lettore che non conosce il messaggio.Penso sia sufficiente 'sfogliare' questo sito(Rotta Comunista)per constatare che io non sono tipo da abbandonare il dibattito,che laddove mi sono direttamente inserito,ho costantemente fatto avvertire la mia presenza,il mio interesse a proseguire.
Perciò potete immaginare la rabbia che covo per un simile torto.

SAVIO



M.Savio
Utente (1)

21 Posts

Posted - 29/08/2005 :  15:20:59  Show Profile  Reply with Quote
Testo del messaggio scritto il 24/08 c.a.in risposta alle affermazioni di LOTUSFLOWER(visibili sul forum di Battaglia-sezione'elezioni')riproposto integralmente,senza cambiare una virgola.

"Rispondo seguendo il tuo schema.

1)Scegli pure il metodo e lo stile che preferisci,per me contano solo i fatti.E 53 anni sono fatti,sufficienti per dire:siete dei perdenti.
2)Sull'astensionismo è vero il contrario:chiunque abbia un minimo di analisi marxista nel proprio bagaglio non può che concordare sulla possibilità materiale di poter utilizzare questo strumento,così come i sindacati,per fini rivoluzionari.
3)Nel'48 Battaglia partecipò alle politiche per i motivi da te indicati;e come mai,nel'52,cambiava già idea:forse che la situazione fosse,nel frattempo,cambiata profondamente?Non era più possibile entrare in contatto con i lavoratori,tramite i comizi,ecc?Mi pare una barzelletta.
Non è che per caso,avevate paura di prendere botte da quelli del PCI,paura legittima,ma che i rivoluzionari devono superare se vogliono raggiungere qualcosa.Un po' quello che succederà ad altre organizzazioni negli anni '70(Battaglia continuava a stare lontana dal movimento reale)allorchè vi saranno organizzazioni opinabili sul piano politico e teorico,ma che,nel tentativo di poter svolgere la propria politica senza buscarle troppo dai piciisti e dai celerini,arriveranno a costituire veri e propri servizi d'ordine.Penso,ad es. a Potere Operaio,Democrazia Proletaria,Lotta Continua,ecc.Sotto questo aspetto,esempi da prendere in considerazione,poichè un simile problema è sempre all'orizzonte.Che ve la siate fatta sotto?E vi chiedo:possibile che neanche a livello locale abbiate raggiunto risultati significativi.Avete mai corso per le amministrative?
Come fronteggiare la politica spettacolo l'ho già detto precedentemente:col lavoro di tutti i giorni,soprattutto nei sindacati,allo scopo di coinvolgere i lavoratori nel lavoro politico diretto.I sindacati sono organismi di classe pre-definiti,la coscienza di classe va portata dall'esterno.
Come fare a selezionare dei quadri,se non date loro la possibilità di fare un'esperienza concreta di lotta(per quanto piccola possa essere oggi,è sempre lotta),come faranno un domani ad avere la fiducia della maggioranza dei lavoratori.Insomma,se siete delle guide rivoluzionarie,dovete dimostrarlo fin da ora.E ricordati che l'attività sindacale è solo uno strumento per la rivoluzione,non il fine;e lo stesso dicasi per il parlamentarismo.Sono elementi della tattica,un concetto più volte espresso dalla Luxenbourg,ma non corriamo.
Che cos'è,in definitiva,la tattica se non quell'attività di collegamento e coordinamento tra il partito e la massa.E la strategia altro non è che l'obiettivo finale,massimo,che il partito persegue,obiettivo che per essere attuato necessita delle condizioni oggettive più favorevoli,come la crisi economica profonda e la guerra mondiale.Ma forse voi avete una concezione diversa della tattica e della strategia.Tutta la vostra politica vi ha condotto ad essere un gruppetto di 'generali'senza esercito.
4)Questo punto te lo sei proprio inventato.
Io sostengo(e i miei messaggi sono lì a dimostrarlo)che ci vuole un'attività parlamentare che accompagni l'attività sindacale allo scopo di poter condurre una lotta su più fronti.Chiaramente ci potranno essere delle conquiste sindacali importanti,e Cheguevara ne ha indicata una particolarmente significativa,perchè non c'è alcun dubbio sul fatto che la borghesia,sentendosi attaccata,sotto minaccia,da più fronti e massicciamente,giunga a fare concessioni economiche importanti con lo scopo di placare le masse agguerrite.Per poi un domani cancellare nuovamente queste concessioni,come avviene oggi.Ma la cosa più importante è riuscire a smascherare la politica borghese,cosa più facile se fatta utilizzando più campi di lotta,e,quindi,di denuncia.
Negare ciò significa essere dei pseudomarxisti.
La crisi profonda,io,oggi,non la vedo:c'è una crisi che va avanti da qualche anno,ma aspetterei a definirla profonda e,addirittura,epocale.
5)Non vedo come possiate intervenire efficacemente restando fuori dal sindacato.All'atto pratico,come potete avere anche minimamente la possibilità di parlare a centinaia di lavoratori riuniti insieme,lì davanti a voi.La vostra attività,invece,è la solita attività di circolo,che più o meno,tutti i partiti fanno.Ma considerarla l'unica fattibile,significa condannarsi alla perenne impotenza.Con il vostro modo di fare politica,quanto tempo,pensate,vi occorra ancora prima di raggiungere risultati importanti.Forse altri 50 anni.?Non credo che la storia ve li concederà.
6)Fate bene a ridere,perchè in definitiva,ridete di voi stessi.Già perchè tra voi e Lotta Comunista ci sono parecchie somiglianze,ne elenco alcune:l'astensionismo parlamentare,l'attesa di condizioni oggettive più favorevoli per fare una politica più coraggiosa(diciamo così),la teoria dell'Imperialismo Unitario,a proposito della Russia:la teoria del Capitalismo di Stato,una totale sottovalutazione dei movimenti spontanei.Se non sbaglio,ma ti chedo conferma,anche il centralismo dialettico per la direzione del partito.Comunque,il passaggio al trotskismo è un cambiamento radicale,un vero salto di qualità.Di conseguenza,possiamo solo essere fieri di questo cambiamento.
Personalmente,in Lotta Comunista,che esiste da 40 anni,ci sono stato solo un anno facendo anche l'attivista,poichè il mio fare da studioso mi ha permesso in fretta di comprendere quanto fosse errata la sua politica,degenerante in una vera e propria azienda editoriale,priva di una reale influenza sulla classe,e me ne sono andato disgustato.Perciò le vostre risate non mi toccano minimamente.
7)Questo punto dimostra quanto sei ignorante.Lenin nella sua vita ha portato avanti determinate idee e concezioni politiche,come la necessità del parlamentarismo per le situazioni di declino del movimento operaio.Ora,o Lenin lo si accetta nella sostanza,o non lo si accetta.E così tutti gli altri.Io non accetto Bordiga,per es.,non lo considero un modello valido sul piano politico,ma solo un intellettuale marxista di spessore.I suoi scritti sulla scienza mi appassionano,il suo "Struttura economica della Russia"mi convince poco,ma allo stesso tempo ne apprezzo il lavoro di ricerca,e così per altri scritti.
Ora,voi rifiutando di condurre una politica parlamentare,in una fase storica non rivoluzionaria,dimostrate di non accettare Lenin.
Dici che siete materialisti,però,chissà come mai,in più di 50 anni vi siete mantenuti lontani dal movimento reale.Forse siete degli astratto-materialisti,una specie nuova del tutto particolare.
La verità è che siete legati ad una concezione del marxismo tipicamente bordighiana,scientista,positivista,secondo cui l'attività del partito conta meno della situazione storica.
Concezione antibolscevica ed idealista.All'Internazionale(2 Congresso)le posizioni di Bordiga furono messe in netta minoranza,con 80 voti contrari contro 11 favorevoli,risultato della famosa discussione.La cosa triste è che,forse non lo sai,Bordiga,accettando il verdetto,annunciò che avrebbe abbandonato le sue posizioni sul parlamentarismo,ma di fatto continuò a portarle avanti.Forse un po' più di coerenza non gli avrebbe fatto male.
Infine,la citazione della Luxenbourg è fatta a sproposito,è un tentativo di arrampicarsi sugli specchi.
Quando nacque il KPD?Te lo sei dimenticato?Lo dico io:nel 1918,in piena situazione rivoluzionaria.Ed è più che giusto che la Luxenbourg(che a Gennaio '19 fonderà la famosa Lega di Spartaco)inciti alla rivoluzione,rifiutando un'ulteriore utilizzo del parlamentarismo ,agisce in piena coerenza con il suo pensiero e in sintonia con quello di Lenin e Trotski:quando vi è una reale situazione rivoluzionaria ci vuole l'insurrezione.E' ciò che sosteniamo noi da sempre e che ho cercato di farvi capire finora.La L.ha sempre parlato del parlamentarismo e delle riforme sociali come un mezzo rivoluzionario,non come un fine.
Famosissimo è,in proposito,il suo testo Riforma sociale o rivoluzione?scritto per demolire le posizioni di Bernstein,che vedeva nelle riforme sociali il fine ultimo dell'attività del partito.
Quindi questa citazione non avalla la tua tesi,ma la mia.!Non sarà che dimentichi le cose?
Se è così,sta lontano dal fiore di loto perchè il suo profumo è pericoloso,porta alla dimenticanza...

SAVIO






Go to Top of Page

M.Savio
Utente (1)

21 Posts

Posted - 03/09/2005 :  19:09:53  Show Profile  Reply with Quote
Un commento all'articolo "Sul referendum del 12 Giugno"

Tale articolo è apparso sul n.6/giugno '05 del giornale Battaglia Comunista,e l'autore è un certo dr.
Per me,questo articolo è un esempio di "estremismo di sinistra",malattia infantile del comunismo.L'autore,probabilmente,
non conosce o non ha pienamente assimilato l'insegnamento che Lenin cercò di dare col suo famoso testo omonimo.
Nell'articolo l'autore non affronta direttamente la legge 40,e ciò è evidente poichè mancano i riferimenti precisi,testuali dei contenuti della legge.Per es.non si parla della salute della donna e di come questa legge,in pratica,la metta a rischio;non si parla del famoso punto 3,quello relativo alla concezione dell'embrione,paragonato ad un essere umano,ecc.
Di sicuro l'articolista non veste con la gonna.
Egli preferisce dilungarsi a parlare dello strumento referendiario:elenca diversi motivi per dimostrare che tale strumento non permette una politica rivoluzionaria di classe,e quindi,non può essere utilizzato da un partito rivoluzionario.
Nel fare ciò,giunge pure a forzare la realtà,scrivendo che il referendum abrogativo crea un vuoto legislativo:ciò è vero in generale,ma nello specifico non è così perchè si tratta unicamente di abrogare alcuni punti della legge,max 4,e non tutta la legge.E questo per espressa sentenza della Corte Costituzionale.
In generale,tutti i motivi che vengono citati sono tutti legati al fatto che oggi viviamo ancora sotto un regime capitalista.Verità,ormai,banale:si tratta,appunto,di cambiare la società.Ma come si può fare ciò astenendosi dalla lotta,dall'operare anche in situazioni sfavorevoli come è questa del referendum.?
Lenin,nel suo libro,ha sempre detto che occorre operare anche nelle istituzioni reazionarie,anche usando strumenti non propriamente del proletariato,seguendo una linea di graduale progresso sociale,mediante un programma politico transitorio.Senza temere nulla,ma agendo con coraggio.E' con la lotta che l'avanguardia conquista l'appoggio delle masse,non con l'astensione.La politica di non intervento di Battaglia non fa che dimostrare che è un'organizzazione ancora politicamente immatura,poichè pretende di poter agire in modo facile,pur essendo in piena situazione reazionaria.Così facendo non arriverà mai ad educare le masse,non basta la sola teoria/propaganda,è necessaria soprattutto l'azione diretta.Quando Battaglia lo capirà.!?
L'articolista,inoltre,scrive:"E' precisa responsabilità di un partito rivoluzionario affermare in modo perentorio l'impossibilità nel modo di produzione capitalistico di una ricerca scientifica libera e veramente progressiva per le condizioni di esistenza umana".
Verissimo,la ricerca è unicamente finalizzata al profitto.Ma,nello stesso tempo,è sbagliato non parlare della fecondazione eterologa,che è senz'altro una invenzione progressista,poichè permette alle coppie sterili di poter avere figli.Penso anche all'aborto,importante conquista degli anni '70,e mi chiedo,quale posizione assunse allora Battaglia?(questa domanda l'ho già rivolta,ma non mi ha mai risposto nessuno)Voglio dire:tutto ciò che acquistiamo per il nostro benessere(cibo,vestiti,medicine,carburante,ecc.) non può che fare arricchire i grandi gruppi internazionali,e dimostrare i limiti al benessere che questa società impone.Si tratta,appunto,di cambiare il modo di produzione e di distribuzione delle risorse,non certo di rifiutare i progressi industriali che il capitalismo ha introdotto in tutti i campi,in primis la salute.Altrimenti significherebbe voler tornare al paleolitico.Perciò la fecondazione assistita andava difesa e,con essa,la ricerca medica sugli embrioni,che ha le potenzialità per giungere a nuove e importantissime scoperte,nella speranza che entrambe potessero svolgersi anche in Italia.Soprattutto perchè i costi di questa cura sono inaccessibili per la maggioranza delle coppie proletarie,questo dr lo dimentica,venendo meno alla difesa di un diritto sacrosanto,nonostante esordisca nell'articolo con una buona dichiarazione d'intenti.
Si tratta di accontentarsi per ora,di arrivare ad una sorta di compromesso col mondo scientifico attuale,di rinviare ad un altro momento la lotta aperta contro il 'borghesume' della scienza e delle sue autorità,lasciando prima che essa giunga a dei risultati concreti in questo campo.
Al contrario,l'articolo esprime una posizione troppo estrema,troppo precipitosa,tantopiù che in gioco c'era anche lo scontro con il Vaticano,occasione potenzialmente rivoluzionaria,che permetteva di attaccare il ruolo sociale della Chiesa,palesemente reazionario,testando così la maturità delle masse in proposito.
Purtroppo,con la vittoria dell'astensionismo,questa occasione è mancata e,di fatto,a giovarne è stata soprattutto la Chiesa,che per bocca del cardinal Ruini,può avanzare ulteriori pretese,in nome di un'influenza sociale,che dice,di stare riconquistando.
Ebbene,la posizione dei militanti di Battaglia Comunista,chiaramente espressa da quest'articolo,volenti o nolenti,ha di fatto contribuito al successo dell'entourage di papa Ratzinger.Essi,secondo me,hanno avuto paura di agire realmente da rivoluzionari.
Così,il pastore tedesco può vantarsi di essere riuscito a spaventare quell'intero gregge di pecore che costituisce Battaglia Comunista.

SAVIO

Go to Top of Page

IVAN
Utente (2)

41 Posts

Posted - 03/09/2005 :  21:23:59  Show Profile  Reply with Quote
Un saluto a tutti.
Ancora un'apologia dell'intervento in parlamento,o alle urne referendarie,dell'ipotetico partito rivoluzionario.L'articolo che cita SAVIO,sostiene anche l'impossibilità di uno sciopero generale,visto in quale epoca agisce il proletariato coscente.Un tale sciopero,avrebbe sicuramente condizionato i referendum:se il proletariato avesse avuto una tale forza,quale sia l'esito del voto,avrebbe strappato al capitale il denaro per avere di fatto la possibilità concreta,di aggirare qualsiasi legge,e andare dove posso i soldi:non è quello che fa ogni borghese da sempre?L'esito del referendum,non è un successo del Vaticano,caro SAVIO.Ruini non ha fatto certo i salti di gioia.Perchè?Per l'astensione,non è un parere,non il NO.Quello che ha vinto,e Ruini lo sa bene,è l'ideologia borghese dell'individualismo:guarda caso la percentuale che è andata a votare,è la stessa che le statistiche sulla sterilità.L'astensionismo di LC avrebbe aiutato i preti?Ma l'astesionismo che possono fare i preti,come ho spiegato,è una loro pio desiderio:chi non è andato a votare se ne semplicemente fregato,è andato al mare.Il partito doveva intervenire?Si,e tutti lo hanno fatto,anche LC.E hanno sostenuto l'astensionismo.Perchè?Il referendum non poteva essere il riflesso della lotta di classe,quella vera,in piazza,ma un sondaggio,da usare strumentalmente.L'internazionale di Livorno che ha fatto?Propaganda,ovviamente,coerentemente con il suo programma politico.E quanti voti ha fatto guadagnare ai SI?Voti consapevoli,che si possono contare,che non si possono confondere con altri partiti,da rivoluzionari?Bho?In una regione rossa come la toscana,vai tu a dividere i voto di Rifondazione da quello dell'Internazionale di Livorno!Come si poteva fare?Indire uno sciopero,magari regionale,sostenuto da dei compagni nel sindacato,e poi vedere come andava.E contare quelli,si quelli!Ma nessun partito rivoluzionario può fare oggi questo,è oggettivo!Se vuoi partecipare al parlamento,devi avere i numeri e nessuno li ha.Allora prima di straparlare di uso tattico del parlamento,SAVIO,si dovrebbe creare un partito con una massa dietro.Sono,alla fine,i rapporti di forza che contano,non i programmi.Almeno LC capisce che deve fare di neccessità virtù!


UN saluto internazionalista.

Go to Top of Page

Admin
Forum Admin

124 Posts

Posted - 10/09/2005 :  00:18:30  Show Profile  Reply with Quote
Ciao.
Intervengo solo per sottolineare che Battaglia Comunista ha aperto sul proprio sito un forum.
Ricordo inoltre che i messaggi risultano più leggibili inserendo appositi SPAZI tra una parola e l'altra, e che in generale moderando i termini della discussione, evitando sentenze, epiteti e persino aggettivi, quasi, se non sempre, ininfluenti, se avvantaggia anche la loro comprensione.
Ciao.


Go to Top of Page

M.Savio
Utente (1)

21 Posts

Posted - 10/09/2005 :  18:23:57  Show Profile  Reply with Quote
Per Ivan.

Ormai conosco bene il tuo pensiero,i tuoi errori.
Nessun partito può avere i numeri per andare in parlamento o,in generale,per svolgere un'azione influente in occasione di un qualsiasi referendum,se in passato non ha mai condotto una politica per tale fine,che richiede,logicamente,tempi lunghi.
Perciò cosa mi vieni a dire..!?E' chiaro che la mia critica a Battaglia si riferisce a tutto il suo passato politico-programmatico,che,per me,l'ha condotta al fallimento ed a errori politici gravi,come nel caso del referendum.
Noi di Livorno ci siamo mossi in base al nostro programma,ottenendo il risultato immediato di avvicinare alle nostre idee alcuni compagni,specialmente giovani.Aiutati dal fatto che la Toscana
è la regione d'Italia col maggior numero di laici e di non credenti dichiarati e,come dici tu,è di tradizione 'rossa',più o meno.
Bada però,nel caso di Livorno,a non farti ingannare dal numero di tifosi di calcio che sventolano allo stadio le bandiere di Stalin,perchè nella sostanza,si tratta solo di una moda.
La tua osservazione sullo sciopero generale è molto divertente.Ti ricordo che la logica militare insegna che l'acuirsi della lotta è un processo graduale,per fasi,dialettico.E il referendum,che è uno strumento pacifico-legale,poteva servire,sul piano rivoluzionario,proprio per verificare se c'era la volontà concreta dei lavoratori di difendere quei diritti,che la legge calpestava.
Se ci fosse stato tale interesse,con i numeri dovuti,nel momento in cui il referendum abrogativo non fosse stato preso in considerazione sul piano legislativo,all'indomani,si sarebbe potuto con buona probabilità attuare uno sciopero generale per fare pressioni,ecc.,per portare la lotta su posizioni più politicamente rivoluzionarie.Un passo alla volta.
Credo,comunque,che la borghesia avrebbe ascoltato il verdetto referendario,cercando di cavalcarne il più possibile l'onda in termini d'immagine.Tantopiù in una prospettiva di politica europea.
Non gli conveniva agire in altro modo.
Ecco dimostrato quanto siete estremisti ed immaturi voi di Lot.Com. e di Battaglia,poichè pretendete di poter utilizzare gli strumenti più rivoluzionari in piena fase reazionaria,in cui la classe è molto disunita e poco disposta a lottare.
Non è ciò che insegnano i famosi teorici della guerra Sun-Tzu e Von Clausewitz,che Lenin conosceva molto bene.
Le salite non vi piacciono,vi piacciono solo le discese:in mancanza di esse ve ne state fermi,immobili,cercando di teorizzare con fare da scienziati,senza accorgervi che lo fate non stando in cima alla vetta,ma ai piedi di essa,totalmente in basso.La vetta si raggiunge camminando in salita,non al contrario.
Siete troppo divertenti...L'unica parodia esistente è quella rappresentata da voi,dal vostro straparlare di marxismo.
Siete dei conformisti e basta,non avete nessuna voglia di lottare,anche solo per obiettivi transitori.
Infine,ti ricordo che il cardinal Ruini,all'indomani del referendum,parlò di 'vittoria oltre ogni aspettativa',come è scritto su La Repubblica del 14 Giugno.Se non ci credi,dimmelo chiaramente,che copio l'intero pezzo in modo preciso.Puoi già trovare qualcosa sul sito di "Avvenire",dove è riportata l'intervista al cardinal Tonini,che parla esplicitamente di 'importante vittoria'.
Al di là di questo,la tua affermazione sulla Chiesa,mi fa sorgere spontanea una domanda:sei davvero convinto che la Chiesa diffonda e difenda dei valori suoi propri,che di fatto non siano gli stessi valori delle classi dominanti,di volta in volta al potere.?Specie in materia di vita,pensa alle sue posizioni prese durante le varie guerre.Pensa alla sua abilità nel divulgare posizioni ipocrite,opportuniste.
Conosci la storia della Chiesa?
Ad es.,conosci l'antologia di scritti scelti raccolti tutti nell'opera 'Il Vaticano e l'Italia'di A.Gramsci(Edit.Riuniti)?

SAVIO


Go to Top of Page
  Previous Topic Topic Next Topic  
 New Topic  Reply to Topic
 Printer Friendly
Jump To:
Rotta Comunista © © Rotta Comunista Go To Top Of Page
Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.05