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obermann111
Utente (2)
30 Posts |
Posted - 16/12/2002 : 14:02:24
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La regressione marxista in senso omologante
Nel marxismo esposto da Ribera l’uomo è un essere capace di dominare l’ambiente ed il comunismo, in tal contesto, diviene controllo perfetto del mercato con il risultato di stabilire esattamente i bisogni e le necessità dell’uomo. Tuttavia se spostiamo il marxismo su un piano “ dellavolpiano “ ,depurandolo della visione economica,lo rendiamo più ideale,anzi,decisamente ideale,come difesa massiccia degli strati sociali più deboli che il capitalismo moderno tende ad emarginare soprattutto oggi,con il ridimensionamento dell’ambiente fabbrica che caratterizza il mondo globalizzato. In questa porzione di mondo il concetto di manodopera sfruttata è stato sostituito dal concetto di esubero.
Il problema del materialismo marxista è legato alla prassi ed all’industria ,vista come massima espressione del dominio dell’uomo non soltanto sulla natura ma anche sull’uomo stesso.(…come appare appunto nei murales di Ribera…) Tuttavia un materialismo così proposto si confonde troppo col materialismo del capitalismo moderno avviluppato nella capacità di dominare gli eventi. Tuttavia gli eventi non si dominano: il comunismo della pianificazione è imploso ed il capitalismo superstite viene tenuto in piedi artificialmente attraverso cioè l’economia del debito e del consumo orchestrato da organismi multinazionali sempre più decisionisti nei confronti delle politiche degli stati nazionali.
La miscela nata dalla riduzione della pianificazione e dalla riduzione del capitalismo concorrenziale puro ha dato vita al CAPITALISMO COMUNE.
Perché capitalismo comune?
Perché si tratta sempre del capitalismo ottocentesco fondato sulla spinta del profitto e della legge edonistica fondamentale ma depurato della spinta nazionalistica particolare,che ha scatenato eventi come due guerre mondiali ed un tracollo economico spaventoso(grande crisi del 1929),a cui si allega pianificazione,divisionalizzazione ed estensione internazionale e Multinazionale che lo rendono appunto comune,omologante. Il concetto di dominio dell’uomo ha finito per legare sia il marxismo,che il capitalismo in espressioni sempre più regressive ed omologanti,omologazione che già negli anni settanta veniva avvertita e denunciata da PASOLINI. Non è un caso che all’interno di questa omologazione,destra e sinistra istituzionale tendono a confondersi in quanto entrambe esprimono una pochezza ideologica legata alla mancanza di considerazione di variabili incontrollabili. Il materialismo sorto dall’omologazione si esprime nella tridimensionalità elettronica,virtuale,che tuttavia non può essere idealizzata perché vista e quindi rientrante nei cinque sensi. Ovvero:l’esposizione che Ribera realizzava nei murales,oggi si è riversata nella rete telematica,svuotandola di contenuti. Questo deperimento ideologico ha portato alla crisi di identità della sinistra occidentale che non riesce più ad avere slancio e coinvolgimento massificato se nella sua esposizione non si lega a questioni economiche. Cosa significa ciò ? Significa semplicemente che da sinistra non si sogna più. La grande forza del Comunismo di inizio Novecento stava nella capacità di far sognare la massa,un sogno che poteva essere rincorso nella realtà. Siamo all’inizio del XX secolo e l’industrializzazione vera e propria era relegata a ristrette aree del mondo e nonostante la matrice marxista fosse di indirizzo decisamente industriale,quel sogno coinvolgerà fondamentalmente il mondo rurale-agricolo,tanto che la prima nazione che arriverà a realizzare la prima società comunista sarà la Russia,ovvero uno dei paesi più arretrati economicamente dell’epoca. Paradossalmente proprio dallo sviluppo di quella società si è arrivati all’inaridimento del sogno. La scolastica sovietica tutta incentrata sulla sfera economica COME DIMOSTRANO AMPIAMENTE ,AD ESEMPIO,LE OSSERVAZIONI SULLE QUESTIONI ECONOMICHE REALIZZATE DA STALIN NEL 1951-ha finito per bloccare lo slancio ideale relegando poi l’estensione internazionale del comunismo in senso puramente economico cancellando quella valenza onirica importante.
Il comunismo come mera questione economica ha finito per trasformarsi in aberrazioni degne del peggior colonialismo ottocentesco perché ,così come una base fondamentale delle prime grandi aggregazioni capitalistiche nord americane SI FONDA SULLA TRATTA DEGLI SCHIAVI NERI CHE PER più DI UN SECOLO HA SACCHEGGIATO L’AFRICA,anche L’UOMO NUOVO DI POL POT si fonda sull’annientamento dell’uomo.
Una volta poi rivelatasi incapace di mantenersi in vita la pianificazione economica,rispetto alla spinta espansiva del capitalismo fondata sull’internazionalismo,ecco che tutto il patrimonio ideologico della sinistra è stato spazzato via.
Il vuoto lasciato non è stato riempito dal capitalismo,come si tende a credere,ma dalla Religione come dimostrano ampiamente i paesi del Medio Oriente,del Sud Est Asiatico, dell’Africa e dell’America Latina. Questa spinta religiosa sta coinvolgendo anche il “mondo occidentale” come dimostra l’estensione dell’Islam,ovvero una religione concorrenziale al Cristianesimo che si lega troppo all’estensione storica del Capitalismo(WASP).
In relazione a tutto ciò RISULTA A MIO AVVISO IMPORTANTE RIPRENDERE ED ESTENDERE QUELLA MATRICE ONIRICA INSITA NEL COMUNISMO ED INESISTENTE NEL CAPITALISMO,ALLO SCOPO DI RIEDUCARE LA MASSA AD AVERE UN SOGNO E NON SOLO UNA SPINTA MATERIALE.
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isidoro
Utente (1)
20 Posts |
Posted - 01/02/2004 : 02:14:34
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MATRICE ONIRICA INSITA NEL COMUNISMO? Ma il marxismo non è l'analisi della realtà? Di quella realtà storica che vive l'uomo oggi,delle sue cause ed effetti? Che fine ha fatto fare a MARX,ENGELS,LENIN,al loro lavoro condensato in sudore? Come puoi condannare la scienza marxista così,al solo esercizio di un sogno collettivo? Non ti pare che il proletariato, già sti dormendo abbastanza? Come puoi giudicare il marxismo,"riformarlo",teorizzado la mistificazione d'utopia, che sostieni, può essere raggiunta solo attraverso la sua MATRICE ONIRICA? Hai letto Marx o lo hai solo sognato?
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obermann111
Utente (2)
30 Posts |
Posted - 05/02/2004 : 15:34:59
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Spiacente isidoro,tu sei aderenziale al pensiero scientifico marxista leninista,ed io no. Ora ,tu puoi confutarmi quanto vuoi ,ma se dobbiamo scendere alla realtà,che tanto aneli e vuoi,beh ,questa è già più che servita.( ED IN TAL SENSO NON POSSO CHE FIANCHEGGIARE I RILIEVI CHE CARLO FA DEGLI ULTIMI SCISSIONISTI DI LOTTA COMUNISTA:insomma sono tutti super aderenziali e iper realisti ma il loro impatto sulla realtà è ZERO !) In effetti sinceramente il sottoscritto non vuole venderti assolutamente niente,nemmeno i sogni anche perchè i miei passaggi tutto sommato si vendono da sè. Il fatto poi che tu abbia così a male la mia presunta ignoranza di Marx e tutta la brancata successiva E' DI SCARSISSIMO RILIEVO. Se si ha la pazienza di leggere il mio "PER UNA NUOVA LINGUISTICA MARXISTA" faccio rilevare come ,diciamo dalla III Internazionale in poi,si sia scatenata una sorta di ibridazione tale da portare gli odierni super imprenditori italioti ad essere i più ferventi leninisti con la loro ricerca dell' energia gratuita con pesanti contribuzioni statali,leninismo che poi si esprime in tutti i rivoli possibili ed immaginabili della sinistra istituzionale: tutti a difendere TFR,Pensione,monetizzazione,usurizzazione e quant'altro magari all'interno dell'ennesima autority di stato a far da cornice. Il problema è che tutte queste costruzioni pianificate,un aggiornamento di quello che era la spiccata quinquennalizzazione stalinista,pospongono ab eterno la crisi (inutile girarci intorno: E' QUESTA IL DISCRIMINE FONDAMENTALE PER LA CONCRETIZZAZIONE DI UN HABITAT RIVOLUZIONARIO) aumentando sperequazioni,frantumazioni sociali inevitabili in relazione all'esternalizzazione progressiva del processo produttivo che abbatte plus valore e quindi profitto. Il problema è che le frantumazioni non esplodono,vengono tenute sotto conserva. Per quanto cinica può risultare la mia posizione,bisognerebbe spingere pesantemente la crisi,con forza ed in profondità: dopotutto Lenin realizzerà la rivoluzione in piena Prima Guerra Mondiale. Lo stato zarista,per quanto assurdamente medioevale e profondamente arretrato abbisognerà di un collasso come quello di un conflitto mondiale per crollare definitivamente.
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isidoro
Utente (1)
20 Posts |
Posted - 06/02/2004 : 22:36:31
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La crisi ciclica del capitalismo...ma c'è una teoria economica che la spiega? Non è forse il marxismo?Le crisi cicliche del capitalismo,non sono causate "dialetticamente"(credo che tu sappia cosa intendo)dalle insanabili contraddizioni che esso crea nel suo sviluppo,e che nessuno, dico nessuno, può prevenire nè impedire. E'inutile preoccuparsi se le condizioni sociali,non sono oggi rivoluzionarie,ma è un errore strategico pensare che si possa forzare i tempi,crearne artificialmente le condizioni. Il problema non è creare le condizioni per una lotta rivoluzionaria,ma saper gestire il movimento rivoluzionario che viene a crearsi,dargli una teoria e una tattica ,una guida ,che indirizzi tale forza,che le dia la massima capacità dirompente. Questa entità non può essere che un partito. Questa nostra società è piena di contraddizioni,di contrasti,che non no avvengono tra individui o nazioni o ideologie,ma tra classi: è lotta di classe. La rivoluzione non è altro che la lotta di classe giunta al suo massimo grado di sviluppo storico,al suo culmine ultimo. Questa è la realtà che ci è servita,nuda e cruda. "Il cinismo stà nei fatti,non nelle parole." MARX KARL.
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obermann111
Utente (2)
30 Posts |
Posted - 14/02/2004 : 18:07:06
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Scusa,ma il fatto che la prima guerra mondiale abbia dato UNA SPALLATA ARTIFICIOSA ALLO STATO ZARISTA NON E' UN FATTO SECONDO TE??? Sei sicuro che Lenin fosse riuscito ugualmente a realizzare la rivoluzione senza quella guerra che aveva portato i tedeschi ad invadere i confini dell'impero zarista?? Altresì proprio la realizzazione della rivoluzione in Russia piuttosto che in inghiltera,che era quello che auspicava Marx,NON E' UN ALTRO FATTO ?? Vuoi il partito rivoluzionario ?? Il primigenio partito socialista e quello comuinista non erano partiti rivoluzionari ?? Poi cosa sono diventati ??
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isidoro
Utente (1)
20 Posts |
Posted - 19/02/2004 : 02:20:01
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TU NON HAI CAPITO NIENTE...ma non lo sai. Cosa vuol dire "artificiosamente"? La prima guerra mondiale,la prima imperialista,E'STATA LA CONDIZIONE SCATENANTE DELLE SITUAZIONI RIVOLUZIONARIE,IN TUTTE ,DICO TUTTE LE NAZIONI IMPERIALISTE:U.S.A,GRAN BRETANNIA,FRANCIA,ITALIA,AUSTRO-UNGHERIA,GERMANIA,RUSSIA.Ma solo in quest'ultima,le NECCESSARIE CONDIZIONI OGGETTIVAMENTE RIVOLUZIONARIE,si sono sviluppate in rivoluzione proletaria.Il fallimento in Russia della rivoluzione,è avvenuto perchè,negli altri paesi,GERMANIA in primis,la reazione borghese in tutte le sue forme,socialdemocrazia in Germania,fascismo in Italia,è intervenuta con la forza,con l'omicidio fisico e morale,dei partiti comunisti. La storia con i "se"...se Lenin avesse saputo,forse non avrebbe diretto la rivoluzione,ma avrebbe fatto impiccare Stalin.
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obermann111
Utente (2)
30 Posts |
Posted - 20/02/2004 : 17:38:48
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Dunque Isidoro: non hai risposto alle mie domande finali,la questione del "se" di Lenin l'hai posta tu e non io ed infine: parli di condizioni necessarie per la rivoluzione ed io che cavolo avrei detto??
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isidoro
Utente (1)
20 Posts |
Posted - 24/02/2004 : 15:53:45
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I partiti storici di ispirazione "marxista" sono tutti mutati in partiti riformisti,se non completamente svaniti.Così facendo hanno svelato la loro vera natura:entità politiche oppurtuniste. Vorrei capire la tua tesi.
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