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Posted - 20/03/2003 : 00:03:07
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Precipita il fallimento del pacifismo papalino, della "grande mobilitazione" per la pace, collo scadere dell'ultimatum USA all'Iraq. Il Vaticano che aveva aperto, col riconoscimento diplomatico della Croazia, la crisi balcanica ed avvallato la guerra in Kosovo/Serbia, definita dal Papa "umanitaria" (senza se e senza ma) si accoda a Francia e Germania: piatisce ruolo e radici sul suolo dell'embrione imperialista europeo, tenta di non scontrarsi con gli ortodossi russi e difende con le unghie e con i denti la chiesa irakena, complice non dissidente del dominio di Saddam Hussein (ma non dimentica i pedo-cattolici statunitensi). Gli altri protagonisti della crisi, Francia Germania e Russia, colla Cina sullo sfondo, non hanno un peso politico che riesca a colmare il vuoto di potenza internazionale che il crollo dell'URSS ha determinato. Vuoto che gli USA vogliono, dichiaratamente, coprire in prima persona. Se Francia e Germania, motore europeo, vorranno limitare la potenza internazionale USA dovranno spogliarsi del "riformismo", concedere meno briciole al proletariato europeo, produrre carri armati anziché usare quelli degli "yankee". Vedremo allora dove andrà a finire il pacifismo giornalistico-papalino. Ciò che è certo è che il panorama sociale è destinato a schiarirsi: sapranno approfittarne i comunisti? e come?
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