Rotta Comunista
Rotta Comunista
Home | Profile | Register | Active Topics | Members | Search | FAQ
Username:
Password:
Save Password
Forgot your Password?

 All Forums
 Ruota libera
 Altri argomenti
 UNA CRITICA A LOTTA COMUNISTA
 New Topic  Reply to Topic
 Printer Friendly
Previous Page | Next Page
Author Previous Topic Topic Next Topic
Page: of 5

Admin
Forum Admin

124 Posts

Posted - 13/10/2004 :  12:59:10  Show Profile  Reply with Quote
Ciao Ivan.
Ancora una volta si parla di una cosa e tu passi ad un altra.
Il PCI NON CONTROLLAVA LE MASSE. Questo è quanto ti ho obbiettato.
Tua risposta.
Allora oggi, cosa dovremmo dire? Il calcio, la figa ecc. ecc.
Cosa ci combina il giudizio su oggi con quello su ieri??????
Il giudizio su oggi non smentisce quello sullo ieri.
E cosa c'entra l'operaio che dipingi con le condizioni più o meno favorevoli al partito???
Oggi andranno pure dietro alla figa MA NON C'E' PIU alcun abbelinato che possa raccontarci favole su tendenze oggettive al CAPITALISMO DI STATO, perché SI è RIVELATA FALSA, fallimentare!!! Perché possiamo dichiararla TALE, non sciarci sopra come qualcuno di nostra conoscenza.
Quindi le condizioni sono più favorevoli perché più CHIARE. Combattere pregiudizi "politici" non è ne meglio ne peggio che combattere pregiudizi qualunquistici.
Sei tu che non ti adatti, che credi di essere superiore ai tuoi colleghi solo perché ti ritieni comunista.
Potrei dirti che i tuoi colleghi si rifugiano nel calcio, nella figa, ecc. ecc. Che vivono più da oppressi che da sfruttati potendo contare (ipotizzo) su di un buon stipendio, come il marxismo non sia solo per gli affamati (ma gli universitari sono così affamati??? per questo vengono privilegiati da Lotta Comunista? O sono più intelligenti dei tuoi colleghi?? Mah!), come invece sia solo una questione di estensione della classe che può essere influenzata o no, una questione di quantità non di qualità.
Non capisco. Ma che pratica praticate (per la teoria lo sappiamo ... lo sapppiamo)????
Ciao.


Go to Top of Page

dalleni
Utente (1)

14 Posts

Posted - 28/01/2005 :  12:38:49  Show Profile  Reply with Quote
criticare lotta comunista è veramente un'attività tutt'altro che impegnativa: non sarà come sparare sulla croce rossa, ma poco ci manca.
ad ogni modo, personalmente, ho assistito a decine di crictiche, più o meno convincenti, più o meno acute: ma la critica più incisiva (quella che più mi ha convinto) non poteva che arrivare da lotta comunista stessa.
ed è arrivata settimana scorsa, quando un gioioso militante del "partito scienza" mi ha scientificamente piantato un pugno sul muso, argomentando poi scientificamente che "quelle merde di volantini (sullo tsunami e sull'iraq!!) qui a milano non li dovete più appiccicare". il gioioso emulatore di jagoda ha poi sempre scientificamente pronosticato: "la prossima volta che ci riprovi ti mandiamo all'ospedale".
onsetamente non credevo si potesse giungere a questi punti, ma la vita è piena di sorprese.

Go to Top of Page

IVAN
Utente (2)

41 Posts

Posted - 03/02/2005 :  01:48:46  Show Profile  Reply with Quote
CIAO A TUTTI!
MA E'POSSIBILE CHE ACCADANO QUESTE COSE?!CHI E' STO FIGLIO DI PUTTANA?!E'STATA UNA SCHIFEZZA GRATUITA!!!!SPERO CHE TU ABBIA RICAMBIATO CON GLI INTERESSI!!!NON E'COSI'CHE SI FA!!!TI CHIEDO SCUSA
A NOME MIO E DI QUELLI,IN LOTTA COMUNISTA,CHE SONO CONTRARI A SIMILI METODI.RIPETO,NON E'COSI' CHE SI FA!!!!VIOLENZA GRATUITA E SENZA SENSO!TI CHIEDO SCUSA,SINCERAMENTE.PUOI PENSARLA DIVERSAMENTE DA ME,MA TU NON SEI UN AVVERSARIO DELLA CLASSE,NON PUOI ESSERLO!!!SI DEVE RISPONDERE AD ARGOMENTI CON ARGOMENTI!!!!TI PREGO DI SPIEGARMI MEGLIO COSA E' ACCADUTO...PERCHE'MI HAI FATTO PASSARE LA VOGLIA DI ANDARE A MILANO IL 6 DI QUESTO MESE!E QUESTO SAREBBE IL PARTITO DI QUADRI?!COSA PUOI AVERE FATTO PER MERITARTI QUESTO?IL PARTITO CHE HO IN MENTE IO NON E'COSTITUITO DA FARABUTTI,E NEANCHE NE CONOSCO!SE C'E' QUALCOSA TRA TE E QUESTO PAZZO,DICO DI PERSONALE,AMMETTILO!SE INVECE SI TRATTA SOLO DELLA TUA "DISSIDENZA",ALLORA,PER QUELLO CHE POSSO,AGIRO'IN MERITO!GLI EX DI LOTTA COMUNISTA NON MERITANO QUESTO:NON SIETE UN PERICOLO,NE TEORICAMENTE,NE PRATICAMENTE.GLI AVVERSARI SONO BEN ALTRI!TI CHIEDO SINCERAMENTE SCUSA.

Go to Top of Page

dalleni
Utente (1)

14 Posts

Posted - 04/02/2005 :  14:01:16  Show Profile  Reply with Quote
ciao ivan, capisco benissimo la tua perplessità: del resto, il modo migliore per NON conoscere cos'è LC è, paradossalmente, starci dentro. quella subita dal sottoscritto non è stata la prima (e non sarà l'ultima) aggressione perpetrata da lotta a milano: a riguardo, ne ho sentite di cotte e di crude, e ti assicuro che in un panorama così desolante mi ritengo di gran lunga il più fortunato. insomma, poteva andare peggio, e a vari compagni E' andata peggio. ma questo sarebbe un discorso troppo lungo e spinoso, che non mi pare il caso di affrontare in questa sede.
perchè LC aggredisce i suoi ex? perchè sono usciti con posizioni CRITICHE, e perchè tentano di fare attività politica in zone che lotta ritiene propri feudi privati.
a tal proposito, attenzione: aggressioni e minacce NON partono MAI dal singolo militante. il singolo militante, in lotta, agisce UNICAMENTE dietro precisi ordini, e mi stupisce che tu non l'abbia ancora capito. NESSUN militante di LC si sognerebbe di prendere iniziative senza una chiara direttiva del vertice.
veniamo brevemente ai fatti: il militante che mi ha tirato il cazzotto ovviamente lo conoscevo, e ovviamente non aveva nulla di personale contro il sottoscritto (una volta, quando già ero uscito da lotta ed ero entrato nel raggruppamento dove milito tuttora (che chiamerò "XYZ", in quanto il mio è un intervento prettamente personale, e non mi pare corretto tirare in ballo nomi, sigle...), mi aveva pure offerto un caffè): il suo gesto, dunque, non aveva NULLA di personale.
semplicemente, insieme ad altri compagni, avevamo attacchinato di fronte all'università alcuni manifesti che esprimevano la nostra posizione INTERNAZIONALISTA riguardo lo tzunami e la guerra in iraq: i manifesti erano firmati "i giovani di XYZ", e in quelle occasioni avevamo pure diffuso il nostro giornale e distribuito volantini (nei quali LC, ovviamente, non era neppure menzionata).
reazioni di LC:
1- strappare tutti i manifesti
2- farmi tirare un cazzotto e minacciare ("se ci riprovate, vi mandiamo all'ospedale", più, ed è il colmo (peccato che il partito scienza non brilli di autoironia): "come negli anni 70 il PCI ci cacciò dalla CGIL e cercò in ogni modo di isolarci, così oggi noi non vogliamo più vedervi a milano". il che sarebbe come ammettere: "la nostra scuola è lo stalinismo")
3- farmi aspettare, il giorno dopo, sempre in università, da uno dei responsabili milanesi di lotta, che ha ufficializzato le minacce, invitandomi a riferirele a chi di dovere (ribadisco, le minacce erano: "se lo rifate, vi mandiamo all'ospedale", testualmente).
questo è quanto, c'è poco da aggiungere. riguardo le tue perplessità, ripeto: posso capirle, ma ti assicuro che sono completamente fuori luogo. evidentemente, hai un'idea assolutamente astratta di cosa LC è e di come agisce praticvamente.

Go to Top of Page

IVAN
Utente (2)

41 Posts

Posted - 10/02/2005 :  03:14:39  Show Profile  Reply with Quote
Ciao dalleni.
Io non sono affatto perplesso, credo che in LOTTA COMUNISTA, possano accadere queste cose. A te è accaduto, che un imbecille, che si crede un militante modello, ha seguito “gli ordini superiori”. Tali ordini non hanno alcun senso, poiché sono spropositati rispetto alla vostra presunta “minaccia”. La lotta politica, può raggiungere punte di violenza molto alte, ma in circostanze ben precise, determinate. In questo senso, tu hai subito oggettivamente ed unicamente un atto di teppismo. La teoria marxista sulla violenza nella lotta in politica, è chiara, e non lascia dubbi.
A chi giova?
Non a LOTTA COMUNISTA, che non può temere nessuna minaccia fondata da voi o da chiunque altro.
Non ai militanti, come me, che vedono in questo, un errore gravissimo, un regalo a qualsiasi avversario politico.
Queste faide devono finire, e subito. Io non so da quale punto del vertice del partito sia arrivato tale ordine, ma è sicuro che tale “strategia”, se continuerà, sarà pagata a caro prezzo da tutti i suoi aderenti.
E poi, cari compagni di LC, ma cosa crediamo di essere? Non è, che qualcuno di noi sente odore di rivoluzione? Ma finiamola di darci un compito storico che ancora non abbiamo conquistato! Non siamo che l’adolescente avanguardia di un proletariato ancora bambino!
Volete menare le mani? Andate a diffondere in qualche quartiere che so io!
I capi “ordinano”? E allora andateci voi, ”capi”, e fate seguire la teoria alla pratica!
Un tale modo di agire non ha alcun senso, lo ripeto. Il fatto di avere ragione su tutta la linea, RAGIONE sottolineo, non è il pugno in faccia più potente e definitivo che possiamo scagliare? Ma leggete ciò che “teorizzano” i nostri presunti avversari, o cosa? La critica, per esempio, di ROTTA COMUNISTA sull’imperialismo europeo, e semplicemente ridicola, insostenibile.
Tutto il lavoro scientifico, la lotta teorica e politica, la militanza cosciente, insomma, tutto ciò che LOTTA COMUNISTA ha compiuto e acquisito, non può essere svenduto in questo modo.
Dalleni, per me, puoi attaccare tutti i manifesti che vuoi, proclamando l’internazionalismo e la lotta cosciente della classe, firmandoli come desideri. Ma vedrai, che, chi oltre la lettura di questi manifesti, agirà, sarà con noi, con LOTTA COMUNISTA.


Go to Top of Page

n/a
deleted

11 Posts

Posted - 10/02/2005 :  18:36:00  Show Profile  Reply with Quote
Ciao Ivan, ciao Dalleni.
Scusate se mi intrometto. Dalleni saprà cosa rispondere per parte sua. Mi limito ad osservare che sull'imperialismo europeo, di ridicolo c'è solo la posizione di Lotta Comunista. Ivan spara sempre giudizi a casaccio. Pagine marxiste è USCITA dalla pugnace lotta comunista criticandone l'incapacità di considerare (in via d'ipotesi) il lato atlantico dell'imperialismo europeo come quello di un suo fallimento. Non è quindi possibile girare frittate. Rotta Comunista ha apprezzato le considerazioni di Pagine Marxiste pur vedendo l'ipotesi dell'eventuale fallimento europeo, ammissibile, ma solo in linea teorica, non politica. Qualsiasi idiota non può che vedere, al momento, come la linea europea per un imperialismo europeo filo-atlantico sia tutt'altro che ridicola, anzi questa (non da oggi!!!) manda soldati dove l'asse franco-tedesco non può mandarne senza copertura anglo-italiana. Comunque sei sempre libero di ridere di quello che vuoi rallegrando la compagnia che frequenti così appassionatamente.
Ciao.

Go to Top of Page

dalleni
Utente (1)

14 Posts

Posted - 10/02/2005 :  22:32:22  Show Profile  Reply with Quote
caro ivan, premesso che non è mia intenzione nè polemizzare con te, nè tantomeno perdermi in discussioni chilometriche, ti riporto i punti cardine del tuo ragionamento.

1- le aggressioni firmate LC sono un atto di teppismo individuale, frutto dell'"eccessivo zelo" di alcuni "militanti imbecilli"

2- tali "militanti imbecilli", pur agendo (vedi sopra) per "eccessivo zelo" individuale (ovvero di propria spontanea volontà, in quanto "imbecilli"), nel contempo seguono anche gli ordini del vertice (!?)

3- la strategia del vertice (leggi "le aggressioni") è sbagliata, in quanto controproducente (e il discorso dei "militanti imbecilli" che agiscono di loro spontanea volontà che fine ha fatto? bò)

4- ad ogni modo, LOTTA COMUNISTA ha sempre ragione, "su tutta la linea", e questo taglia la testa al toro.

ora, con tutto l'impegno di questo mondo, non riesco a trovare un barlume di coerenza in tutto il tuo discorso, che fa più acqua del titanic. nello specifico, mi sfugge:

a) se il "teppismo" deriva da "ordini del vertice", cosa c'entano i "militanti idioti"? sono "idioti" perchè obbediscono agli "ordini"?

b) la linea politica e pratica di LC non è forse dettata dal "vertice"? non capisco come tu possa criticare il "vertice" senza criticare LC, che è l'espressione pratica del "vertice" stesso. misteri della dialettica

c) appurato che LC è infallibile, allora qual'è la necessità di ricorrere alla violenza? tu questa domanda la poni a me, ma dovresti porla a LC. evidentemente, una risposta teorica sarebbe molto più efficace (anche perchè non ci vorrebbe molto al partito-scienza per buttar giù quelle due "obiezioni insostenibili" che tanto lo infastidiscono), e soprattutto meno infamante delle aggressioni. perchè allora non si è agito in quel senso? non scaricare le colpe sui "soliti militanti idioti", perchè comprendi benissimo che non è da loro che partono le iniziative.

Go to Top of Page

IVAN
Utente (2)

41 Posts

Posted - 12/02/2005 :  02:09:58  Show Profile  Reply with Quote
Ciao Dalleni.
Si, risposte non chilometriche.
1-Lo confermo, ma aggiungerei, che qualunque “capo”, a qualsiasi grado della gerarchia, sbaglia a dare tali ordini. Atto di teppismo individuale o collettivo, non cambia il giudizio.
2-Come al punto 1. Questo non è zelo, ma fanatismo. Gli ordini dal vertice vanno valutati, sempre.
3-Come al punto 1 e 2. Io non ho sostenuto quello che tu scrivi. Rileggi quello che ho scritto : la mia E’UNA CRITICA SEVERA A TUTTA LOTTA COMUNISTA.
4-Si,è l’amara vostra, inconscia, realtà.
a)Si, sono degli imbecilli che eseguono ordini imbecilli, fosse stato Marx a darli. Il vertice, che ha perso la pazienza con voi, invece di ingnorarvi, vi ha fatto diventare dei martiri.
b) Vedi punto 3 e a.
c) LOTTA COMUNISTA non è infallibile, ma è la più vicina ad una visione esatta della realtà. Io non pongo questa domanda a te, ma a tutti i compagni del partito: ma hai letto quello che ho scritto?
“E poi, cari compagni di LC, ma cosa crediamo di essere? Non è, che qualcuno di noi sente odore di rivoluzione? Ma finiamola di darci un compito storico che ancora non abbiamo conquistato! Non siamo che l’adolescente avanguardia di un proletariato ancora bambino.”
Una risposta teorica, e quello che ho sostenuto:” Il fatto di avere ragione su tutta la linea, RAGIONE sottolineo, non è il pugno in faccia più potente e definitivo che possiamo scagliare? “
Perché non si è agito in tal senso? Forse perché siete ritenuti refrattari alla teoria, ma non ai pugni. Non volete capire, e noi di LC, non vogliamo capire che voi non contate niente.
E aggiungo, che mi vergogno per quello che è successo, perché, sono persuaso, che tu non denuncerai alle autorità nessuno, come farei io da marxista. Quindi, all’idiozia si somma la vigliaccata, ed è questo, che è veramente infamante. E ora basta!

Un saluto internazionalista.




Go to Top of Page

dalleni
Utente (1)

14 Posts

Posted - 17/02/2005 :  17:12:51  Show Profile  Reply with Quote
"Siete ritenuti refrattari alla teoria, ma non ai pugni. Non volete capire, e noi di LC, non vogliamo capire che voi non contate niente"

caro ivan, a volte certe frasi parlano veramente da sole, un pò come i cazzotti, del resto. e, parlando, non dicono certo belle cose del proprio autore. segui pure le tue convinzioni, se è quello che vuoi: mi ricordi un protagonista de "la fattoria degli animali", quello che ripeteva "napoleon ha sempre ragione". la tua non è per nulla una critica a lotta, è solo un tentativo di giustificarne le azioni. ciao ciao.

Go to Top of Page

IVAN
Utente (2)

41 Posts

Posted - 19/02/2005 :  01:21:17  Show Profile  Reply with Quote
Non credo,dalleni ,che tu abbia capito quello che ti ho scritto.
Non sono di certo al livello di G.Orwell,ma ti prego di rileggere senza astio ciò che sostengo.E'inutile,credo,dirti che non ritengo LC
infallibile,ma chiaramente questo non interessa,nè a te nè a chiunque
critichi severamente LC,almeno in questo sito.Io sono sicuro,che verranno giorni migliori,per tutti.Sono un marxista,e anche tu.Se è così,sai che gli uomini,la classe,il partito,sono il risultato di un processo storico,ne sono il prodotto.Ecco perchè ho fiducia,che oggi ciò che ci divide,forse un giorno ci unirà.Cosa voglio dire?Oggi LC,sta costruendo qualcosa,forse l'embrione del partito rivoluzionario,ma credo che non sia l'unica compagine che agisce per questo fine.Nessuno comunque,ha il diritto oggi di considerarsi più avanzato di altri.Se considero LC superiore dal punto teorico,ed è un mio parere,questa superiorità è relativa.Se la teoria fa seguire la pratica,questo non avviene meccanicamente,ma dialetticamente:avere in'idea giusta non significa fare la cosa giusta.Alla resa dei conti,in un futuro,alla prova pratica,si vedrà chi veramente seguirà l'esempio di Lenin.Non però senza un partito già formato,preparato.Se questo partito sarà LC,o una sua parte,o una nuova compagine nata dagli sviluppi rivoluzionari e sintesi dei gruppi rivoluzionari precedenti,questo sarà la storia a determinarlo.Sono convinto che,se senza movimento rivoluzionario,il partito cioè,non c'è rivoluzione,è vero dialetticamente anche l'inverso.Quindi credo che il mio atteggiamento,sia non dogmatico,e non fanatico nei confronti LC.
Allora coraggio,ogniuno segua,in modo critico e considerando i tempi storici in cui agisce,ciò che crede,fino in fondo,per quello che può.

Un saluto internazionalista.

Go to Top of Page

M.Savio
Utente (1)

21 Posts

Posted - 26/06/2005 :  12:42:47  Show Profile  Reply with Quote
UN'ALTRA CRITICA A LOTTA COMUNISTA

Ciao a tutti,sono SAVIO e ho deciso di inserirmi in questa sezione del forum per esporre una critica personale esplicita a Lotta Comunista.Critico un articolo comparso nell'ultimo numero del giornale,il 417-Maggio 2005,alle pagine 6-7.Il suo titolo è "Le carte del Vaticano nella nuova fase strategica".E'un titolo che l'autore,un certo G.L.,non rispetta fedelmente,dal momento che si dilunga su molti argomenti non direttamente connessi al tema per spiegare solo nelle ultome righe,in modo chiaro,a cosa si riferisse:le carte politiche nella nuova fase strategica il Vaticano pensa di trovarle facendo leva sulle paure psicologiche delle masse,come reazione alla modernità e allo sviluppo tecnologico del capitalismo.
Nulla di nuovo,è la storia che si ripete,l'autore non aveva bisogno di 10 colonne per portare il lettore a comprendere questo assunto,pur volendo collegarlo all'ascesa dei Paesi asiatici.
E',a mio giudizio,un pessimo articolo,dal contenuto confuso,come un tema scritto andando fuori tema,in più fatto seguendo un'impostazione troppo descrittiva,con citazioni continue,riguardanti diversi argomenti affrontati troppo sbrigativamente.Ciò rende la lettura pesante e noiosa.Ad es. si salta dall'ambiente storico-culturale del giovane Marx alla situazione politica di Yalta e del dopo Yalta vista con occhi religiosi e con occhi materialisti;dalle biotecnologie(fecondazione assistita compresa)alla questione della "civiltà della vita" e,dulcis in fundo,al tema del "declino relativo".
Sono sicuro che il lettore comune giudicherebbe un simile articolo illeggibile.
Il sig. G.L. è capace di affrontare un solo argomento sviluppandolo a fondo,al fine di fornire non solo informazioni ma anche idee che aiutino il lavoratore a riflettere?E,per farlo efficacemente,sa come tenere alta l'attenzione del lettore?Io credo proprio di no.
Aggiungo che non mi è piaciuto il modo con cui G.L. ha affrontato il tema del referendum:sbrigativamente e senza mai entrare nel merito della legge 40,ma soltanto esprimendo giudizi generici come pure il principio,di per sè condivisibile,della "libertà della scienza alla condizione che essa sia al servizio dell'umanità intera,e non del soggettivismo individualista o delle singole quote del capitale sociale in concorrenza" fra loro;per arrivare a dire,più avanti,che "non c'è ragione di farsi coinvolgere oggi nella disputa tra la non partecipazione perorata dai vescovi e i fronti del SI e del NO".
Il suddetto principio viene violato dalla fecondazione assistita tanto quanto lo faccia ogni altro elemento che interessa le nostre vite e che col capitalismo è diventato pura merce,fonte continua di profitto(cibo,medicine,auto,...praticamente tutto).In nome di questo principio,Lotta Comunista,ha rinunciato ad intervenire nella campagna referendaria in favore dei 4 SI.
Sappia,dunque,che,volente o nolente,ha contribuito al successo della linea clericale.Si chieda se ne valeva la pena.Forse ha visto in questo un referendum qualsiasi,come lo sono stati quelli passati sulla pubblicità televisiva e sull'ordinamento della magistratura,argomenti ben lontani dalla vita dei lavoratori,ma non questo,diamine,che riguarda il diritto per le coppie sterili ad avere figli naturali,in Italia.E sappiamo tutti bene che a rimetterci sono soprattutto i lavoratori non benestanti.
Fosse stato per Lotta Com. e per il suo modo di ragionare,oggi in Italia non ci sarebbero ancora il divorzio e l'aborto.
Si tratta del modo di ragionare tipico degli scolastici,proprio di chi non ha mai compreso il pensiero dialettico di Lenin.
Ho già avuto modo di parlarne nella mia risposta ad Ivan,altro membro di Lotta Comunista,esposta nella sezione 'fecondazione assistita' di questo forum,e altro non ho bisogno di aggiungere.
Mi limito solo ad alcune domande che rivolgo ai militanti di Lotta Com.,sperando di convincerli su quanto sia errata la loro posizione.
Come si può pensare di acquisire influenza sociale senza intervenire nelle dinamiche concrete della società?;come si può pensare di cambiare,un domani,con la rivoluzione,la vita dei lavoratori,se questa vita,fin da oggi,non si cerca di conoscerla a fondo,nella sua concreta quotidianità?;e come possono le donne-militanti di Lotta Com. restare in silenzio davanti ad un problema come quello dei rischi alla loro salute conseguenti alle limitazioni che la lg.40 pone in materia di fecond.assistita?;e sul rischio di vedere modificata la legge 194?;in Lotta Com. pensano davvero di essere un partito della classe proletaria,intimamente legato ad essa,parte della sua esistenza?;e i giovani militanti,nel loro agire,da che parte tengono rivolto il cuore:verso le sofferenze dei lavoratori(come quelle coppie povere e sterili che vorrebbero tanto poter avere dei figli ma che all'estero non ci possono andare)o verso la presunta purezza della teoria(che rispetto alla vita è sempre grigia)?;e,poi,questa teoria per Lotta Comunista che cos'è:è ancora marxismo,cioè lo strumento teorico della lotta rivoluzionaria,o è pseudomarxismo,un coltello di legno che non ferisce e non taglia?.
Spero vogliano farmi conoscere le loro risposte,magari prendendo in considerazione non soltanto la questione della fec.assistita,ma anche l'intero operato del loro partito e i risultati che finora ha prodotto.
Secondo me,questo partito ha,ormai,ridotto il marxismo a puro scolasticismo,nel senso che l'ha privato completamente del suo elemento pratico,materiale e dialettico,l'ha isolato dalla prassi.
Evidentemente concepisce la teoria come un qualcosa di autosufficiente e il solo fatto di conoscerla come garanzia sufficiente per condurre in futuro una rivoluzione vittoriosa.
Ma i determinismi non sono mai esistiti.
Se,come dice G.L. nel finale dell'articolo,i chierici dell'individualismo borghese sono attesi in penitenza non più al S.Uffizio ma a S.Pietro,ai militanti di Lotta Comunista,di questo passo,in futuro andrà molto peggio,perchè saranno attesi in penitenza non solo al cospetto dei lavoratori italiani ma di quelli di tutto il mondo.

SAVIO



Go to Top of Page

Obtorto Collo
Utente (1)

13 Posts

Posted - 05/07/2005 :  16:31:50  Show Profile  Reply with Quote
Caro Savio,
come puoi pretendere che un'organizzazione astensionista, che quindi non partecipa alla stesura di nessuna legge dello stato, prenda parte ad un referendum abrogativo di una legge? Se lo facesse dimostrerebbe di credere nelle riforme o, ancora peggio, nelle leggi borghesi.
Si poteva fare un'eccezzione se la questione riguardava la classe lavoratrice, ma anche in quel caso probabilmente si sarebbe giunti alle stesse conclusioni, vedi articolo 18.
O.C.

Go to Top of Page

raes
Utente (2)

37 Posts

Posted - 05/07/2005 :  19:34:11  Show Profile  Reply with Quote
giusto l intervento di savio ho fatto 1 polemica simile nel forum di battaglia comunista con ladifferenza che loro accettano di discutere mentre lotta comunista ormai ignora l ide altrui pensate che in 1 nota biografica fanno finire l attivita di bordiga nel 1930 eppure negli anni 70 il loro attegiamento era molto diverso e il giornale molto piu vivo come ho visto nella raccolta

alberto.dinucci
Go to Top of Page

M.Savio
Utente (1)

21 Posts

Posted - 08/07/2005 :  17:13:07  Show Profile  Reply with Quote
Ciao Obtorto Collo,
guarda che io non ho mai preteso che un'organizzazione astensionista come Lotta Comunista prendesse parte ad un referendum abrogativo;non l'ha mai fatto in 40 anni di storia,perchè mai dovrebbe farlo ora,il solo pensarlo è utopia.E neanche l'ho mai sperato e,difatti,non faccio che criticarla.Spero,semmai,di riuscire a convincere qualche giovane militante di LotCom sulla necessità di abbandonare un simile partito e cercare partiti realmente rivoluzionari,cioè capaci realmente di formare delle avanguardie comuniste e non dei semplici teorici della rivoluzione.Per me,LotCom non è un partito rivoluzionario e fa già parte del "cestino della storia".
Spero di essere stato molto chiaro.
Penso che i partiti astensionisti non siano realmente rivoluzionari,pochè,in definitiva l'astensionismo è la politica dei fifoni,di coloro che non hanno il coraggio di affrontare sul terreno parlamentare,"arena della lotta di classe"(tenete a mente questa citazione!)il nemico borghese.
E come si fa a dirsi leninisti praticando,allo stesso tempo,l'astensionismo?Chi lo fa ha le idee confuse ed ignora la verità.
E' il caso di Lotta Comunista.Sono un esempio gli interventi di Ivan,visibili nella sezione 'alcune domande' di questo forum:Ivan cita a sproposito il discorso di Trosky sulla questione parlamentare,pronunciato al 2 Congresso dell'Internazionale Comunista(19 giugno-7 agosto 1920).Dico a sproposito perchè è sufficiente leggere con attenzione questo testo,come ha fatto il compagno Admin,per comprendere che il parlamentarismo è una politica che può essere perseguita sia in epoca rivoluzionaria e sia in epoca 'pacifica',più rivoluzionaria.
L'importante è possedere un 'organizzazione composta da rivoluzionari autentici e non da opportunisti.
Questo è il nocciolo del pensiero di Trotsky,in piena sintonia con quello di Lenin.
Di seguito riporterò per intero il discorso sul parlamentarismo pronunciato da Lenin nella medesima occasione,il 2 Congresso dell'I.C.E'contenuto nel volume 41 delle op.compl. e riproposto nel libro "Lenin e l'Italia" ediz. Progress alle pag. 310-314.
Rinvio ogni considerazione a dopo.
SAVIO

Go to Top of Page

M.Savio
Utente (1)

21 Posts

Posted - 08/07/2005 :  19:13:06  Show Profile  Reply with Quote
DISCORSO DI LENIN SUL PARLAMENTARISMO(2 agosto 1920)

IL compagno Bordiga,evidentemente,ha voluto difendere qui il punto di vista dei marxisti italiani,ma,non di meno,non ha risposto a nessuna delle argomentazioni addotte da altri marxisti in favore dell'azione parlamentare.
Il compagno Bordiga ha riconosciuto che l'esperienza storica non si crea artificialmente.Egli ci ha detto che bisogna spostare la lotta su un altro piano.Non sa forse che ogni crisi rivoluzionaria è accompagnata da una crisi parlamentare?E' vero,egli ha detto che bisogna trasferire la lotta in un'altro campo,nei Soviet.Ma lo stesso Bordiga ha poi riconosciuto che i Soviet non possono essere creati artificialmente.L'esempio della Russia dimostra che i Soviet possono essere costituiti durante la rivoluzione o nell'imminenza di essa.Al tempo di Kerenski i Soviet(e precisamente i Soviet menscevichi)erano costituiti in modo tale che non potevano dar vita in nessun caso al potere proletario.Il parlamento è un prodotto dello sviluppo storico,che non potremo eliminare dalla vita,fin quando non saremo tanto forti da sciogliere il parlamento borghese.Solo quando si fa parte del parlamento borghese si può combattere,partendo dalle condizioni storiche date,la società borghese e il parlamentarismo.Lo stesso mezzo di cui la borghesia si serve nella lotta deve essere utilizzato dal proletariato,naturalmente,per fini radicalmente diversi.Non potete affermare che le cose non stiano così,ma,se voleste contestare quello che ho detto,dovreste cancellare l'esperienza di tutti gli avvenimenti rivoluzionari del mondo.
Avete detto che anche i sindacati sono opportunistici e rappresentano un pericolo;ma al tempo stesso avete affermato che per i sindacati bisogna fare un'eccezione perchè si tratta di organizzazioni operaie.Tuttavia,questo è vero fino a un certo punto.Anche nei sindacati vi sono elementi molto arretrati.Una parte della piccola borghesia proletarizzata,gli operai arretrati,i piccoli contadini,tutti questi elementi pensano in realtà che i loro interessi sono rappresentati in parlamento;bisogna combattere questa mentalità mediante l'azione parlamentare e mostrando con i fatti la verità alle masse.Le masse arretrate non le smuovi con la teoria,hanno bisogno dell'esperienza.
L'abbiamo visto anche in Russia.Siamo stati costretti a convocare l'Assemblea costituente dopo la vittoria del proletariato per mostrare agli arretrati che non avrebbero ottenuto un bel niente con quell'Assemblea.Abbiamo dovuto contrapporre concretamente i Soviet all'Assemblea costituente per far confrontare le due esperienze e presentare i Soviet come l'unica soluzione.
Il compagno Souchy,sindacalista rivoluzionario,ha difeso le stesse teorie,ma la logica non è dalla sua parte.Egli ha detto di non essere marxista,e pertanto il suo atteggiamento è comprensibile.Ma se voi,compagno Bordiga,vi dichiarate marxista,allora si può esigere da voi un po' più di logica.Bisogna sapere in che modo si può distruggere il parlamento.Se riuscite a distruggerlo in tutti i paesi mediante l'insurrezione armata,benissimo.Come sapete,in Russia abbiamo dimostrato,non soltanto in teoria ma anche in pratica,la nostra volontà di distruggere il parlamento borghese.Ma voi dimenticate che ciò è impossibile senza una preparazione abbastanza lunga e che,nella maggior parte dei paesi,è ancora impossibile distruggere il parlamento con un colpo solo.Siamo costretti a condurre in parlamento la lotta per distruggere il parlamento.Voi sostituite la vostra volontà rivoluzionaria alle condizioni che determinano la linea politica di tutte le classi della società contemporanea e quindi dimenticate che noi,per poter distruggere il parlamento borghese in Russia,abbiamo dovuto convocare l'Assemblea costituente pur dopo la nostra vittoria.Voi avete detto:"E' vero che la rivoluzione russa è un esempio che non corrisponde alle condizioni dell'Europa Occidentale".Ma,per dimostrarcelo,non avete invocato un solo argomento serio.Noi abbiamo attraversato un periodo di democrazia borghese.Lo abbiamo attraversato rapidamente,quando siamo stati costretti a svolgere l'agitazione per le elezioni dell'Assemblea costituente.
E in seguito,quando la classe operaia aveva già avuto la possibilità di conquistare il potere,i contadini continuavano a credere nella necessità del parlamento borghese.
Tenendo conto di questi elementi arretrati,abbiamo dovuto indire le elezioni e mostrare alle masse con l'esempio,con i fatti,che l'Assemblea costituente,eletta in un periodo di gravissime e generali difficoltà,non esprimeva le aspirazioni e le rivendicazioni delle classi sfruttate.Così,il conflitto tra il potere sovietico e il potere borghese è diventato assolutamente chiaro non soltanto per noi,cioè per l'avanguardia della classe operaia,ma anche per la stragrande maggioranza dei contadini,per i piccoli impiegati,per la piccola borghesia,ecc.In tutti i paesi capitalistici esistono elementi arretrati della classe operaia i quali sono convinti che il parlamento è la vera rappresentanza del popolo e non vedono che nei parlamenti si fa uso di mezzi poco puliti.Si dice che il parlamento è un mezzo di cui si serve la borghesia per ingannare le masse.Ma quest'argomento dev'essere ritorto contro di voi,e in realtà si ritorce contro le vostre tesi.Come mostrerete alle masse arretrate,ingannate dalla borghesia,il vero carattere del parlamento?Se non parteciperete al parlamento,se resterete fuori di esso,come denuncerete questa o quella manovra parlamentare,la posizione di questo o quel partito?Se siete dei marxisti,dovete riconoscere che i rapporti di classe nella società capitalistica e i rapporti tra i partiti sono strettamente connessi.Lo ripeto,come dimostrerete tutto questo,se non fate parte del parlamento,se vi rifiutate di svolgere un'azione parlamentare?La storia della rivoluzione russa ha dimostrato chiaramente che nessun argomento può convincere le grandi masse della classe operaia,dei contadini,dei piccoli impiegati,se queste masse non si convincono per esperienza diretta.
Si è detto qui che,nel partecipare alla battaglia parlamentare,perdiamo molto tempo.Si può immaginare un'altra istituzione alla quale tutte le classi siano interessate come sono interessate al parlamento?Una tale istituzione non può essere creata artificialmente.Se tutte le classi sono spinte a partecipare alla lotta parlamentare,questo avviene perchè gli interessi e conflitti di classe trovano un riflesso in parlamento.Se si potesse organizzare subito e dappertutto,poniamo,uno sciopero generale per abbattere di colpo il capitalismo,la rivoluzione sarebbe già esplosa in diversi paesi.Ma bisogna fare i conti con i fatti,e il parlamento è un'arena della lotta di classe.Il compagno Bordiga e i compagni che condividono la sua posizione devono dire la verità alle masse.La Germania è il migliore esempio della possibilità di avere un gruppo comunista in parlamento,e quindi voi avreste dovuto dire francamente alle masse:siamo troppo deboli per fondare un partito con una forte organizzazione.Ecco la verità che avreste dovuto rivelare.Ma,se voi confessate alle masse la vostra debolezza,le masse diventerebbero vostre avversarie,fautrici del parlamento,e non vostre seguaci.
Se diceste:"Compagni operai,siamo tanto deboli che non possiamo costituire un partito abbastanza disciplinato che sappia costringere i deputati a subordinarsi al partito",gli operai vi abbandonerebbero dicendo:"Come costruiremo la dittatura del proletariato con uomini così deboli?".
Siete molto ingenui se pensate che,nel giorno della vittoria del proletariato,gli intellettuali,la classe media,la piccola borghesia diventeranno comunisti.
Se poi non avete quest'illusione,dovete preparare fin da ora il proletariato a realizzare la propria linea.In nessun campo dell'attività statale troverete una sola eccezione a questa regola.L'indomani della rivoluzione troverete dappertutto avvocati opportunisti,che si diranno comunisti,troverete dei piccoli borghesi che non riconosceranno la disciplina del partito comunista o dello Stato proletario.Se non preparate gli operai a creare un partito realmente disciplinato,che costringa tutti i suoi iscritti a sottomettersi alla sua dittatura,non preparerete mai la dittatura del proletariato.Penso che proprio per questo motivo voi non vogliate riconoscere che appunto la debolezza costringe molti dei nuovi partiti comunisti a respingere il lavoro parlamentare.Sono convinto che la stragrande maggioranza degli operai effettivamente rivoluzionari seguirà noi e si pronuncerà contro le vostre tesi antiparlamentaristiche".


Go to Top of Page

M.Savio
Utente (1)

21 Posts

Posted - 08/07/2005 :  20:15:04  Show Profile  Reply with Quote
Questo è un testo che si commenta da solo:è una 'mazzata' contro le idee pro-astensionismo.
Mi limito a ribadire alcuni concetti espressi da Lenin:

-La presenza in parlamento è indispensabile per condurre una politica rivoluzionaria:"solo quando si fa parte del parlamento borghese...si può combattere la società borghese e il parlamentarismo";"il parlamento è un'arena della lotta di classe".

-Occorre una preparazione abbastanza lunga per poter distruggere il parlamento borghese,l'attività parlamentare serve per convincere le masse arretrate:"le masse arretrate non le smuovi con la teoria,hanno bisogno dell'esperienza".

-Per riuscire a condurre una politica rivoluzionaria in parlamento occorre avere un partito con una forte organizzazione e "abbastanza disciplinato che sappia costringere i deputati a subordinarsi al partito".

Detto ciò,invito tutti i militanti marxisti,appartenenti ad organizzazioni astensioniste,a studiare a fondo il pensiero di Lenin e Trotsky sul parlamentarismo.Partendo proprio dall'assunto marxista
per il quale "i rapporti di classe nella società capitalistica e i rapporti tra i partiti sono strettamente connessi".
SAVIO



Go to Top of Page

Obtorto Collo
Utente (1)

13 Posts

Posted - 14/07/2005 :  21:27:26  Show Profile  Reply with Quote
Ciao Savio,
Mah, capisco che cerchi di "convincere" quelli di lotcom a uscire da lotcom, azione legittima che i succitati fecero a loro tempo verso quelli del pci, ma Arrigo Cervetto, uno dei fondatori, nel 1979 scrive: «I proletari sono produttori che, all'attuale livello dell'economia e dell'istruzione tecnica della forza-lavoro, non possono più accettare di rappresentarsi nella democrazia parlamentare che scinde delega, delibera ed esecuzione. I proletari sono produttori che hanno bisogno di rappresentarsi nella forma comunista che fonde delega, delibera ed esecuzione e rende corrispondente questa nuova pratica politica alla produzione socializzata. La democrazia fa della partecipazione una burla. Il comunismo è l'unica e vera partecipazione perchè non basata sulla chiacchiera ma sulla pratica produttiva. L'astensionismo traduce a livello teorico, politico e organizzativo la tendenza storica dell'avvenire: è il positivo della partecipazione e del protagonismo di classe contro il negativo della passività parlamentaristica».
Viste queste premesse, come fai a criticare lot.com?
A meno che non pensi che la sua influenza nella classe è talmente alta che valga la pena di farci una campagna contro e quindi impegnare il tuo tempo in quel senso, quindi presumo che militi in qualche organizzazione o movimento antagonista a lot.com.
Detto ciò, se l'hp fosse confermata, allora chiediti perchè lot.com si è così radicata? (ammesso che lo sia), e perchè i partiti "della classe", cioè quelli che nel parlamentarismo ci operavano, non ci sono più?
Ancora; ammettendo che tu operi, che so, in rifondazione (unica organizzazione che si "richiama" alla classe proletaria) perchè lo fai, e soprattutto perchè lo fa rifondazione?
Ma, e concludo, a che caspita serve parlarne?
Non sarebbe meglio esprimere le proprie convinzioni su determinati argomenti ed evitare le polemiche?
E poi, ed ora concludo veramente compagni, lot.com era ed è leninista, che era marxista, ma dal '95 lot.com è cervettiana ;-)

Go to Top of Page

Obtorto Collo
Utente (1)

13 Posts

Posted - 14/07/2005 :  21:43:03  Show Profile  Reply with Quote
Ciao ancora Savio,
Aggiungo un'altra piccola "chicca" che mi è capitata tra le mani; è un articolo di Poggi scritto su lot,com nel dic. del 1966.
Ne riporto la parte finale. L'articolo si intitola: " Le schede bianche e la crisi del parlamentarismo".
"[...] il PCI, che sbraita verso i socialisti per Valletta, ha forse dimenticato le "benemerenze" acquistate dall'industriale torinese con l'accordo FIAT-URSS... o aspetta invece che gli venga conferito l'Ordine di Lenin? A questo punto non resta che una conclusione: lavorare affinché le schede bianche diventino milioni, affinché l'astensionismo operaio sia cosciente, preciso, indirizzato in una organizzazione rivoluzionaria e possa diventare una forza storica poderosa. Allora, la "valanga" che spaventa il giornale della FIAT sarà veramente distruttrice, demolirà ogni residuo della società borghese, ogni senatore a vita e ogni cittadino onorario: sarà la rivoluzione proletaria."

Non male no?

Go to Top of Page

IVAN
Utente (2)

41 Posts

Posted - 19/07/2005 :  02:39:38  Show Profile  Reply with Quote
«L'astensionismo strategico contro il parlamentarismo»
"Tratto da Lotta Comunista, marzo 1968:
In polemica con Bordiga e la Sinistra italiana, Lenin riaffermò il principio della utilizzazione rivoluzionaria della tribuna parlamentare e della combinazione del lavoro legale con quello illegale a cui tale utilizzazione era strettamente collegata. La lotta teorica di Lenin rappresentò una importante tappa nella formazione del movimento comunista mondiale, sancita dalle Tesi del Secondo Congresso sottoscritte dalla stessa Sinistra italiana e da Bordiga. Periodicamente, ogni più squallida figura di opportunista esce fuori con la citazione dell' "Estremismo" di Lenin credendo in questo modo di confutare le posizioni rivoluzionarie. Niente di più falso. Lenin parla inequivocabilmente di utilizzazione rivoluzionaria della tribuna parlamentare e nessun rivoluzionario rifiuta per principio di adoperare uno strumento qualsiasi nella lotta contro il sistema capitalistico. Il problema oggi non è se si deve adoperare rivoluzionariamente la tribuna parlamentare, ma se si può. Lenin sosteneva che si deve e si può e portava l'esempio del deputato socialista Liebneckt nel parlamento tedesco contro la guerra imperialista e l'esempio bolscevico in Russia. Giustamente Lenin derivava la validità di una tattica da una analisi concreta e non si limitava ad affermare un principio. Anche noi non possiamo limitarci ad affermare un principio indiscutibile ma dobbiamo compiere una analisi concreta sulla possibilità di applicazione del principio nella attuale situazione reale. Una tattica non può scaturire semplicemente da una considerazione teorica, ma, sulla base della teoria, deve risolvere una serie di problemi concernenti la lotta di classe. La tattica comunista non ha altro fine che rafforzare la lotta della classe operaia, nella prospettiva della strategia della rivoluzione e della dittatura del proletariato. La validità della tattica si verifica soltanto nella prospettiva strategica. E siccome la tattica è uno strumento della lotta di classe, in nessun caso può distaccarsi da questa, perché se la tattica non esprime le punte più avanzate della lotta operaia finisce con il diventare una tattica della lotta capitalistica. Non ci sono vie di mezzo, non ci sono tattiche "neutre". Perciò nel porre il problema della tattica parlamentare devono essere visti tutti gli aspetti della questione perché solo dalla comprensione e dall'analisi di tutti gli aspetti deriva il giudizio sulla possibilità o sulla impossibilità dell'utilizzo rivoluzionario della tribuna parlamentare. Diciamo, a proposito, tutti gli aspetti e quindi anche quelli che Lenin non poteva considerare e sottolineare perché non avevano ancora subito lo sviluppo che hanno avuti negli ultimi cinquant'anni. In Lenin sono certamente presenti tutti gli aspetti della questione e non può essere altrimenti perché già tutti gli aspetti erano presenti alla considerazione di Lenin ed altri fondamentalmente "nuovi" non ne sono sorti. Lenin vede la questione parlamentare in una determinata serie di correlazioni tra i suoi vari aspetti. Del resto Lenin, maestro di dialettica, ci insegna che tutti gli aspetti debbono essere visti e colti in tutti i loro rapporti ed è proprio un determinato tipo di rapporto che caratterizza una realtà presa in esame. La questione parlamentare e la tattica conseguente non possono essere, quindi, una questione ed una tattica sempre uguali ed invarianti, ma invece l'insieme di aspetti in specifici rapporti così come si presentano nel 1919 e così come si presentano nel 1968. Facciamo un esempio. La tattica con cui Lenin risolve la questione parlamentare si basa essenzialmente sull'utilizzo rivoluzionario della tribuna parlamentare nel quadro della combinazione del lavoro legale con quello illegale. L'esperienza bolscevica dimostrava che il partito rivoluzionario aveva sfruttato bene questa possibilità, che il partito non era caduto nel "cretinismo parlamentare" e che la tattica parlamentare aveva permesso al partito di portare avanti il lavoro di preparazione della rivoluzione socialista. La tattica bolscevica, dice Lenin, non ha una validità solamente "russa", ma universale. E' tattica del partito comunista mondiale. L'affermazione di Lenin è importantissima e la sua mancata assimilazione è stata uno dei fattori di disgregazione del tentato partito mondiale di fronte alla controrivoluzione staliniana. Ma perché è importantissima la tesi di Lenin? Forse perché dice che bisogna utilizzare da rivoluzionari la tribuna parlamentare? Puerile e ridicolo! Cosa può fare di diverso un rivoluzionario se non utilizzare da rivoluzionario uno strumento politico? La tesi di Lenin è importantissima perché sostiene che la attività del partito rivoluzionario è una combinazione di lavoro legale e di lavoro illegale, e, per queste ragioni e per questo fine ben preciso e non tanto per un generico "fine socialista" invocato da ogni opportunista, la tribuna parlamentare deve essere utilizzata. La tribuna parlamentare è, infatti, il lavoro legale. In questo senso si precisa il significato della utilizzazione rivoluzionaria della tribuna parlamentare. In definitiva, si precisa tutto il significato di tutto il lavoro legale (giornali, sindacati, circoli, tribune parlamentari ecc.). Indicando la validità universale della tattica bolscevica Lenin indica il tipo di formazione del partito rivoluzionario in ogni paese. Ciò vuol dire che la combinazione del lavoro illegale con quello legale non riguardava solo la Russia come situazione particolare, od altri paesi dove si fossero presentate precedentemente situazioni similari. Compito del partito marxista rivoluzionario è quello di preparare tutte le condizioni soggettive per la rivoluzione proletaria: difendere e propagandare il programma, agitare particolari idee nella classe operaia, organizzare i proletari più coscienti negli organismi di partito, introdurre la coscienza socialista nelle masse lavoratrici, partecipare ad ogni forma di lotta di classe, lottare implacabilmente contro ogni influenza borghese e riformistica sui lavoratori, distruggere ogni tipo di direzione controrivoluzionaria nelle masse per stabilire una direzione effettivamente rivoluzionaria, fare di ogni tipo di lotta economica e politica un episodio tattico di scontro sociale che si colleghi ad un piano strategico generale rivoluzionario di distruzione del Potere capitalistico e di instaurazione della dittatura del proletariato. Forme di organizzazione e di tattica sono subordinate a questo supremo fine strategico senza il quale manca la ragione di esistenza del partito stesso. La lotta rivoluzionaria della avanguardia operaia organizzata in partito leninista viene ad essere concentrata contro lo Stato capitalistico in tutte le sue componenti, tra le quali la organizzazione parlamentare, in una serie di battaglie che preludono all'offensiva insurrezionale e militare del proletariato in armi. E' ovvio che per il sistema capitalistico il piano strategico rivoluzionario sia illegale perché va contro i suoi dispositivi di difesa e di conservazione. In fondo stabilire ciò che è legale e ciò che è illegale nella attività generale del partito rivoluzionario è un problema che riguarda la borghesia e non il partito che si propone di infrangere tutto l'ordinamento capitalistico. E' un problema che riguarda la borghesia ed i suoi rapporti di forza con la avanguardia operaia. E nella misura in cui il sistema capitalistico è costretto a difendersi dagli assalti proletari cresce il lavoro illegale del partito rivoluzionario per due ragioni: perché si sviluppa il lavoro militare della preparazione insurrezionale e perché il sistema capitalistico non può tollerare neppure la semplice propaganda di idee eversive. Il partito rivoluzionario cercherà, allora, di utilizzare tutte le possibilità legali (sindacati, giornali, circoli, tribuna parlamentare ecc.) per poter continuare la sua propaganda e per poter proteggere la sua preparazione militare. Per queste ragioni l'esperienza russa non è particolare ma universale. Ogni partito rivoluzionario che si trovi a fare una profonda opera di preparzione della rivoluzione è costretto dal sistema capitalistico ad un lavoro illegale. Ogni partito seriamente rivoluzionario cercherà di utilizzare tutte le possibilità di lavoro legale che oggettivamente gli sono date e di stabilire una combinazione di lavoro illegale e di lavoro legale, combinazione che varierà in dipendenza di molti fattori.
L'esperienza degli ultimi cinquant'anni ci ha dimostrato che:
a) ogni partito rivoluzionario che ha operato nella fase di preparazione militare è stato posto nella illegalità;
b) il capitalismo mondiale ha scatenato violentissime ondate controrivoluzionarie (fascismo, socialdemocrazia, stalinismo) che hanno non solo distrutto tutta la fase di preparazione militare, ma addirittura distrutto il partito nella stessa fase di preparazione dei quadri e di propaganda. Le ondate controrivoluzionarie hanno cercato di rigettare indietro di cento anni l'avanguardia proletaria distruggendo il movimento rivoluzionario alle radici;
c) ogni margine di utilizzazione del lavoro legale si è estremamente ridotto, se non è scomparso.
Mentre la classe operaia non ha assimilato la lezione bolscevica, il capitalismo ne ha fatto tesoro. Il capitalismo permette un lavoro legale oggi in certi paesi perché la situazione generale è controrivoluzionaria. Ma laddove le sue crisi parziali generano forme più intense di lotta di classe mette immediatamente in moto i suoi apparati repressivi che annullano ogni possibilità di lavoro legale e di propaganda rivoluzionaria. Cercare di utilizzare la tribuna parlamentare in paesi come l'Italia in una situazione come l'attuale non ha un senso strategico. Il partito rivoluzionario è ancora nella fase di preparazione dei quadri e l'attuale corso di lotta di classe restringe enormemente il lavoro di preparazione militare e di mobilitazione di massa. Quando il corso della lotta di classe diventerà più acuto e si allargheranno le possibilità del lavoro di preparazione militare il conflitto sociale e politico assumerà aspetti tanto violenti che non ci sarà, come la esperienza dopo l'ottobre dimostra, margine per il lavoro legale. La tendenza in cui si svilupperà un processo rivoluzionario, data la concentrazione del potere statale, vedrà una serie alterna di battaglie di classe combattute sul terreno militare prima della distruzione dello stato borghese e della instaurazione della dittatura proletaria. La rivoluzione d'ottobre svolse grandissima parte della sua attività militare dopo la presa del potere. La rivoluzione in occidente sarà costretta a svolgerla prima. Questa tendenza della strategia rivoluzionaria deve essere chiaramente individuata dalla avanguardia di classe e dal suo partito leninista. In questa prospettiva il nostro astensionismo non è solo tattico (giudizio negativo sulla attuale possibilità della utilizzazione rivoluzionaria della tribuna parlamentare da parte della nostra organizzazione oltre a radicale rifiuto di "fronte unico" con le organizzazioni controrivoluzionarie di "sinistra") ma è strategico. Il nostro astensionismo è strategico perché si basa sulla impossibilità di utilizzo della tribuna parlamentare in tutto il futuro delle battaglie di classe che porrà nella forma più violenta il problema del potere. Il nostro astensionismo è strategico perché è collegato al futuro della lotta rivoluzionaria."
LA TATTICA CHE DIVIENE STRATEGIA,QUANTITA' CHE MUTA IN QUALITA'.NON E' COSI'?50 ANNI PER CAPIRE CHE COSA?SONO CAMBIATE LE CONDIZIONI OGGETTIVE,MATERIALI.COME SARA' LA VIGIGLIA DELLA TERZA GUERRA IMPERIALISTICA MONDIALE?NON DI CERTO COME QUELLE DELLA PRIMA,STANNE CERTO SAVIO.LA TRIBUNA PARLAMENTARE E' GIA' ORA QUASI INSERVIBILE DALLA STESSA BORGHESIA,NON TE NE RENDI CONTO?AL PROLETARIATO IL PARLAMENTO FA SCHIFO,MA LO IGNORA COME MALE INCURABILE,UN CANCRO.IN QUESTO PARLAMENTO,NON DICO QUELLO ITALIANO,MA QUELLO EUROPEO,COSA CI ANDRA' A FARE UN QUALSIASI PARTITO RIVOLUZIONARIO?VEDIAMO,VEDRANNO...BELLA STRATEGIA LA TUA!MA LA STRATEGIA NON E' IN SINTESI PREVISIONE?ORA BISOGNA COSTRUIRE IL PARTITO RIVOLUZIONARIO,QUESTA E' LA STRATEGIA.E NON DIRMI CHE SIAMO QUATTRO GATTI,PERCHE'PROPRIO NEL VOLUME DELLE OPERE COMPLETE DI LENIN,IL NUMERO 31,NON 41,A PAGINA 224 PARAGRAFO 2 "DISCORSO SULLA FUNZIONE DEL PARTITO COMUNISTA":E in realtà,nell'epoca del capitalismo,quando le masse operaie sono sottoposte a uno sfruttamento ininterrotto e non possono sviluppare le proprie capacità umane,la principale caratteristica dei partiti politici operai sta nel fatto che essi possono abbracciare soltanto una minoranza della classe.Il partito politico può riunire soltanto una minoranza della classe,allo stesso modo in cui gli operai realmente coscienti costituiscono,in qualsiasi società capitalistica,soltanto una minoranza di tutti gli operai.Siamo quindi costretti a riconoscere che soltanto una minoranza cosciente può dirigere le grandi masse operaie e condurle al suo seguito."QUESTO NEL 1920,UNA SITUAZIONE ANALOGA,DIALETTICAMENTE,A OGGI,MA DI QUALITA' E QUANTITA'DIVERSISSIME.
INOLTRE,CREDO IN MODO FONDATO,CHE CON PARTITI OPERAI,LENIN INTENDA ANCHE I PARTITI OPERAI BORGHESI,E LA LORO BASE NELLA LORO ARISTOCRAZIA OPERAIA.
LO SO SAVIO,PIU' AVANTI LENIN AGGIUNGE:"Che cosa è una minoranza organizzata?Se questa minoranza è realmente cosciente,se è capace di condurre con sè le masse,se sa risolvere ogni questione posta all'ordine del giorno,essa è,in realtà,un partito.E,se dei compagni come Tanner,dei quali noi teniamo particolarmente conto perchè rappresentano un movimento di massa-cosa che non si potrebbe affermare,senza qualche esagerazione,dei rappresentanti del Partito socialista britannico-se questi compagni sono per l'esistenza di una minoranza che si batta energicamente per la dittatura del proletariato
ed educhi le masse operaie a questo fine,una tale minoranza non sarà altro,nella sostanza,che un partito."
E ALLORA LOTTA COMUNISTA,E' TALE PARTITO?IN QUELL'EPOCA,MINORANZA RIVOLUZIONARIA SIGNIFICAVA MILIONI DI UOMINI.OGGI NO.NON E'MATERIALISTICAMENTE POSSIBILE!SIAMO POCO RADICATI,NON PERCHE'NON ABBIAMO UNA STRATEGIA VINCENTE,MA PERCHE'QUESTO NUMERO DI ADERENTI E' QUELLO CHE IL PARTITO PUO'REALISTICAMENTE ATTRARRE A SE.E MEGLIO DI CERTO NON FANNO GLI ALTRI PARTITI,FUORI E DETRO IL PARLAMENTO,A DESTRA E SINISTRA.L'EPOCA D'ORO DELLA LOTTA DI CLASSE,CHE TU RIMPIANGI E A CUI TI ISPIRI,E'FINITA.DA TEMPO L'IMPERIALISMO E' ENTRATO IN UNA FASE DI TOTALE REAZIONE,ANCHE VERSO IL SUO STRUMENTO CLASSICO DI LOTTA POLITICA,IL PARLAMENTO.LA NON CORRISPONDENZA TRA STRUTTURA E SOVRASTRUTTURA,NE E' LA PROVA PIU'EVIDENTE.IN FUTURO,LA LOTTA DI CLASSE IN SENSO RIVOLUZIONARIO,SFOCERA'DA SUBITO IN LOTTA ILLEGALE,E GUAI A QUEL RIVOLUZIONARIO PRESENTE IN PARLAMENTO.


UN SALUTO INTERNAZIONALISTA.



Go to Top of Page

raes
Utente (2)

37 Posts

Posted - 19/07/2005 :  20:47:20  Show Profile  Reply with Quote
da quel che ne so savio fa parte de l internazionale che sarebbe l ex sezione di livorno di lotta comunista uscita da questa organizazione nel 98 li trovi su www.linternazionale.it p.s linternazionale tutto attacato 1 altro gruppo uscito da lotta comunista è pagine marxiste su www.paginemarxiste.it consultali è scoprirai le menzogne di lotta comunista parlo per esperienza personale

alberto.dinucci
Go to Top of Page

IVAN
Utente (2)

41 Posts

Posted - 22/07/2005 :  14:30:55  Show Profile  Reply with Quote
raes,ciao.
Menzogne di lotta comunista?Perchè non ne scrivi qui?Scrivi di esperienze personali...mi stai facendo diventare curioso!
Vedi,a me non è mai capitato nulla,ma proprio nulla...Sarà che sono troppo ingenuo?Discutiamone.


Un saluto internazionalista.

Go to Top of Page

raes
Utente (2)

37 Posts

Posted - 23/07/2005 :  20:23:54  Show Profile  Reply with Quote
mi dicevano che era impossibile che lotta comunista subisse scissioni questo anche nel 1999 quando cera gia stata la scissione di livorno e tieni conto che me lo dicevano a pisa.

alberto.dinucci
Go to Top of Page

M.Savio
Utente (1)

21 Posts

Posted - 02/08/2005 :  22:47:59  Show Profile  Reply with Quote
Ciao a tutti,rieccomi.
E'davvero divertente leggere le citazioni di OBTORTO COLLO e constatare che tali citazioni si sono rivelate,nei fatti,false,almeno fino ad ora.
Nel 1979,A.Cervetto parlava di una tendenza che oggi,a più di 20anni,non si è ancora avverata in Italia,dove la partecipazione alle elezioni parlamentari è di circa l'85 per cento(elezioni del 2000).Perciò non sarebbe stato più utile tentare la strada parlamentare per svolgere una politica rivoluzionaria contro il parlamentarismo borghese e tutte le istituzioni che lo circondano,fino alla Costituzione.Come ha sempre consigliato Lenin ai comunisti italiani,i quali,oltre a dover lottare contro la borghesia italica,debbono lottare contro il Vaticano.E come si può fare ciò,efficacemente,senza il parlamentarismo?!.
La presunta 'chicca'di Poggi è una barzelletta:nel '68,due anni dopo l'affermazione poggiana,prendeva vita il Movimento del '68,che nei successivi anni sarebbe stato ben controllato dalla politica parlamentare del PCI,attraverso concessioni di legge come l'articolo 18,l'aborto e il divorzio,tanto per citare le più famose.Un Movimento che,pur essendo rivoluzionario solo sul piano dei costumi e non su quello politico,avrebbe potuto fornire un'ampia visibilità ed una posizione politica di grande forza per quel partito comunista-rivoluzionario che fosse stato capace di cavalcarne l'onda,con i conseguenti benefici della storia.Invece,a beneficiarne sono stati i Radicali e il PCI.Perciò,sì al parlamentarismo,perchè permette una più facile operazione di direzione dei movimenti di massa spontanei.
E poi nel '66 Lotta Comunista era appena nata e perciò non poteva ancora vantare di essere un partito forte e disciplinato per una politica parlamentare,come auspicava Lenin.
E a tutto ciò si aggiunga l'inesperienza pratica ,sul piano politico-parlamentare,dei fondatori di Lotcom,che provenivano per lo più dall'anarchismo.Insomma,quella di Poggi è una prova d'immaturità politica.
Se ancora non ti ho convinto,Obtorto Collo,prova a leggere il testo di Lenin e a rispondere alle domande che all'epoca poneva ai bordighisti.
Forse capirai che la posizione di LotCom sul parlamentarismo non è leninista,ma cervettiana ed in sintonia col bordighismo.
Vale la pena,perciò,di attaccare politicamente LotCom,anche se Essa non possiede un'influenza politica tra i lavoratori,che sia significativa(meno male).Se non altro perchè manda i suoi giovani in giro a diffondere il proprio giornale,a dimostrazione,che una certa presenza ce l'ha.Perciò è bene ridurre anche questa,anche perchè io vivo e opero a Genova,la città dove LotCom può vantare di avere la sua massima presenza.E perchè,io in LotCom,ci ho fatto un anno di attivismo, prima di andare via disgustato,quindi parlo con cognizione di causa.
Aggiungo,in breve,di aver collaborato,poi,con il gruppo RotCom per un altro anno circa(come potete constatare da voi leggendo la sezione del forum 'Lettera aperta ai compagni di Rotta Comunista')per aderire,infine,all'Internazionale di Livorno.
Il suo sito è:wwwlinternazionale.it e il suo indirizzo e-mail è: l.internazionale@tin.it .Si tratta di un'organizzazione trotskysta,che guarda con favore al parlamentarismo,ma niente a che vedere con Rifondazione,che è un partito borghese,o con i trotskisti del passato che con il loro entrismo si sono autovotati al fallimento politico e storico.Anche perchè ci vuole una bella faccia tosta per unirsi politicamente con gli stalinisti,con gli assassini di Trotsky e anche una bella dose d'ingenuità per sperare di poter riuscire a conquistare gli spazi per un'azione politica forte e duratura.Piuttosto confermo quanto scritto da Raes:l'Internazionale è nata nel '98,grazie ad un gruppo di compagni che sono usciti da LotCom,a Livorno.E i motivi di tale azione sono scritti nel primo numero del giornale.E che LotCom negasse di aver mai avuto scissioni significative è vero,lo posso testimoniare anch'io,sulla base della mia esperienza a Genova.
Ad Ivan dico:mi citi l'articolo di Cervetto del'68 che sembra descrivere una imminente situazione rivoluzionaria,che,nei fatti,non c'è mai stata.Un modo di analizzare la realtà tipico degli autori del Catechismo del rivoluzionario,o di un Blanqui,e non degli autori del Manifesto del Partito Comunista.
E che ha fatto LotCom dal '68 ad oggi?Ha forse preparato militarmente e politicamente la rivoluzione?Nient'affatto,tanto che ancora oggi vi trovate ad ammettere di non avere un grande radicamento,dopo 40 anni.Ma come mai? Con buona pace dei teorici astratti,esiste una sola risposta:perchè non avete seguito la strada parlamentare,che è l'unica che permette di educare efficacemente le masse arretrate,quelle che fanno numero,a decine di milioni.
Nel '68 si poteva anche capire questa scelta(proviamo a fare questa concessione ai lor signori!)perchè era un partito nato da poco,ma a patto che ci fosse stata sempre,sistematicamente,un'attiva propaganda comunista,per mezzo di un giornale vivace e un'attiva agitazione,come le occupazioni delle case e delle scuole,un attivo lavoro sulle fabbriche,vari comizi,ecc. come dimostrano i vostri primi numeri del giornale(vedi raccolta)e come raccontano i vecchi compagni usciti da LotCom.Invece,a partire dalla metà degli anni '70 in poi,è iniziato il ritiro più completo,su ogni fronte.E allora ve la siete cercata,e oggi sembrate essere più una setta religiosa,i Testimoni di Genova,più che un partito politico.
Tutto il vostro sapere si riduce a dire,parlando ai lavoratori:"Delle vostre sofferenze(causate come si sà dal capitalismo)dovete farvene una ragione,perchè oggi non esistono le condizioni per un'aperta politica comunista rivoluzionaria".
"Povero Lenin,non è stato sufficiente il tuo esempio di politico vivente per fare capire le tue idee,perciò ti prego,torna sulla terra!?"Solo così LotCom potrebbe rimettersi sulla giusta strada della rivoluzione.Ma Lenin non può tornare,Lenin è morto come uomo,ma continua a vivere come rivoluzionario nei suoi testi,perciò studiateli.E Lenin ha detto e scritto:se non si può distruggere il parlamento con un colpo solo,rapidamente,occorre stare in parlamento per condurre la lotta rivoluzionaria.E lo stesso vale per l'oggi.
Questo è il nocciolo dell'analisi dialettica leninista.Punto.
Tutto il resto è un continuo arrampicarsi sugli specchi,e in questo,Ivan,sei bravissimo.Come dimostra la tua ennesima citazione a sproposito,il Discorso sulla funzione del partito comunista,vol.31 pag.224-227.In esso Lenin affronta il problema della funzione del partito e quello,terminologico,della definizione di 'partito'in risposta ai compagni inglesi,Tanner in testa.Ma in esso,non nega mai l'importanza del parlamentarismo,mai lo condanna,d'altronde come potrebbe,dal momento che questo testo,secondo in ordine temporale, sarà seguito da un quarto,espressamente dedicato al parlamentarismo,che è quello da me riportato più sopra.
Perciò,Ivan,non sprecare le tue energie per cercare quelle citazioni di Lenin che possono giustificare o avallare il vostro astensionismo 'strategico' perchè il pensiero di Lenin non è un puzzle che puoi smontare e rimontare a tuo piacimento,ma è un'opera architettonica ben definita,dove ogni tesi è un pilastro che regge l'intera struttura e senza il quale tutto crolla.Spero di aver reso l'idea.Piuttosto,riconosci apertamente che si tratta dell'interpretazione che Cervetto ha dato del pensiero di Lenin,diventando,poi, quella del tuo partito.
In proposito condivido l'opinione dei due autori della biografia di Cervetto,secondo i quali il pensiero di Cervetto si sarebbe caratterizzato per una forte impostazione scientista nei confronti del marxismo e da ciò,come dimostra il bordighismo,deriva la conseguente ed inevitabile concezione del partito come unione di illuminati,di puri,come setta.
Perciò,consiglio a tutti,specialmente ad OBTORTO COLLO e ad Ivan,se ancora non l'hanno fatto,di leggere questo testo:
Giorgio Amico-Yurii Colombo,"Un comunista senza rivoluzione.Arrigo Cervetto,dall'anarchismo a Lotta Comunista:appunti per una biografia politica",(2005)MASSARI EDITORE,pag.163-10euro.
Ma avremo occasione di riparlarne...


SAVIO







Go to Top of Page

damiano
Utente iniziale

8 Posts

Posted - 06/08/2005 :  11:28:45  Show Profile  Reply with Quote
Un breve intervento solo x precisare che il P.C. Int. partecipò alle elezioni politiche del '48 con le motivazioni analoghe alle tue.
Ne trovi traccia nell'opuscolo "Cronache Rivoluzionarie in provincia di Varese" oltrechè nel sito - dove tra l'altro trovi anche ben documentata tutta la polemica tra Bordiga, quale principale esponente della Sinistra italiana, e la 3 Internazionale sui temi dell'astensionismo,fronte unico etc.
Saluti.

Go to Top of Page

Admin
Forum Admin

124 Posts

Posted - 06/08/2005 :  19:33:01  Show Profile  Reply with Quote
Ciao.
Savio, mi pare tu non abbia capito 'Obtorto Collo'. La citazione di Poggi è alquanto eloquente. Un astensionismo che si propone di battere ELETTORALMENTE, la partecipazione al voto, è quanto di più stupido si possa pensare (!). ASINERIE, altro che scientismo!!!!!
Ciao


Go to Top of Page

raes
Utente (2)

37 Posts

Posted - 06/08/2005 :  20:03:39  Show Profile  Reply with Quote
ho forti perplessita che ai giorni nostri abbia senso la partecipazione a 1 parlamento aparte ledifficolta pratiche per partecipare alle elezioni in italia.comunque è 1 decisione da prendere studiando con metodo marxista la situazione reale enon con citazioni di testi sacri

alberto.dinucci
Go to Top of Page

IVAN
Utente (2)

41 Posts

Posted - 09/08/2005 :  03:56:24  Show Profile  Reply with Quote
CIAO A TUTTI.
ALLORA TUTTI ALLE URNE!PER VOTARE COSA?L'INTERNAZIONALE DI LIVORNO...
IO NON POTREI,NON LO PERMETTE LA MIA CIRCOSCRIZIONE ELETTORALE.DOVE SIETE RADICATI?NORD,CENTRO,SUD,ISOLE?CHI VI CONOSCE?VI SIETE CHIESTI QUANTO COSTA UNA CAMPAGNA ELETTORALE?MOLTI SOLDI.E VOI LI AVETE,NATURALMENTE.O NO?AMMETTENDO DI SUPERARE TUTTE LE DIFFICOLTA' PRATICHE,QUANTI DEPUTATI PENSATE DI RIUSCIRE A FAR ELEGGERE?UNO?MA SI.MAGARI CON LA NUOVA LEGGE ELETTORALE PROPORZIONALE,CI RIUSCIRESTE.
E POI?UNA VOCE SU QUANTI PARLAMENTARI?PARLEREBBE IN PARLAMENTO,CON I MINUTI CONTATI,SPERANDO CHE IL DIBATTITO SIA TRASMESSO IN TV:PERCHE' LO SCOPO E' QUELLO DI ARRIVARE A PARLARE ALLE MASSE,O NO?OPPURE DI AVERE UNO SPAZIO NELLE TV PRIVATE,SE INVITATO SI INTENDE.MAGARI,CON UN'ARRIGA PARTICOLARMENTE EFFICACIE,CON UNO SCANDALO ORATORIO,AVERE IL SERVIZIO DI APERTURA DI UN TG SERALE...AMMESSO CHE NON CI SIANO NOTIZIE PIU' CLAMOROSE.INSOMMA,SI DOVREBBE SPERARE SOLO NELLA VISIBILITA' CHE,PICCOLISSIMO PARTITO TRA I PICCOLI PARTITI,POTREBBE REALISTICAMENTE AVERE.
"TI SBAGLI IVAN,NON HAI CAPITO NULLA COME AL SOLITO!NOI INTENDIAMO INIZIARE UN PROCESSO.UN LENTO PROCESSO DI AVVICINAMENTO ALLE MASSE,ATTRAVERSO LO STRUMENTO DEL PARLAMENTO.E'LI CHE LE MASSE GUARDANO.E'LI CHE LE CONTRADDIZIONI HANNO VALENZA POLITICA:LI SBUGIARDEREMO TUTTI E IL PROLETARIATO SARA' CON NOI!".
VOI POTRESTE RISPONDERMI COSI',FORSE.E SE NON E'COSI,COSA VOLETE SOSTENERE?
QUALE VALENZA POLITICA HA OGGI LA LOTTA DI CLASSE IN PARLAMENTO PER LA CLASSE DOMINANTE E LE SUE FAZIONI?IO SOSTENGO,NESSUNA.FACCIAMO L'ESEMPIO DELLA LEGA.LA LEGA E' L'EPRESSIONE POLITICA DELLA PICCOLA E MEDIA AZIENZA DEL NORD ITALIA:IL PROTEZIONISMO VERSO I PRODOTTI ASIATICI,L'AVVERSIONE ALL'EURO,LA XENOFOBIA DI COMODO,LO DIMOSTRA AMPIAMENTE.COSA HA OTTENUTO,DA QUANDO E' UN PARTITO DI UN CERTO PESO IN PARLAMENTO,LA LEGA?NIENTE.UNA LEGGE CHE EFFETTIVAMENTE SIA ESPRESIONE DELLA SUA IDEOLOGIA E CHE SIA REALMENTE APPLICABILE,MI SIA MOSTRATA.DOVE SONO LE LEGGI CHE,OGGI IN EUROPA,DIFENDONO LA PICCOLA E MEDIA INDUSTRIA ITALIANA?CHE SENSO HA LEGIFERARE,SE COMUNQUE TALI LEGGI SONO LE NECCESSARIE REAZIONI ALL'EMERGERE DELLA CINA?LA LEGA,CON TUTTA LA SUA INFLUENZA,PUO' IMPEDIRE LA CHIUSURA DELLE TESSITURE DI BIELLA?NO,MA PUO' FARE BACCANO IN PARLAMENTO PER ATTIRARE VOTI,SPAVENTANDO CON LA MINACCIA DEL TERRORISMO,CON IL RAZZISMO,E CON TUTTO IL LETAME IDEOLOGICO PROVOCATO DALL'IMPERIALISMO.
GLI ELETTORI DELLA LEGA,NON HANNO PIU'MOTIVAZIONI POLITICHE GENUINE PER CONTINUARE A VOTARE,MA LO FANNO PERCHE' AIZZATE DALL'ODIO RAZZIALE,DALLA PAURA,INSOMMA,NON DA RIVENDICAZIONI ECONOMICHE.
SE L'ERA DELLA DEMOCRAZIA ERA LA LIBERA CONCORRENZA,OGGI L'IMPERIALISMO E' IL MONOPOLIO.VOGLIO DIRE,CHE LA LIBERA CONCORRENZA AVEVA COME SOVRASTRUTTURA IL PARLAMENTO,E QUINDI LA PIENA DEMOCRAZIA IN SENSO BORGHESE:E QUESTO PERMETTEVA ANCHE IL PARTITO PROLETARIO BORGHESE.VICEVERSA,E QUESTO E'L'ABC DEL MARXISMO,IL MONOPOLIO NON PUO' AVERE NELLA DEMOCRAZIA DI VECCHIO TIPO,LA SUA SOVRASTRUTTURA.PERCHE'?LA DEMOCRAZIA E' IL MIGLIOR INVOLUCRO DELL'IMPERIALISMO,MA E' UN INVOLUCRO APPUNTO,UN SIMULACRO,CHE IMITA LA VECCHIA DEMOCRAZIA,MA NON LA SUA SOSTANZA:C'E'UNA DIFFERENZA TRA IL SENATO DEGLI USA DI OGGI E DI 100,200 ANNI FA'O NO?LA MODERNA DEMOGRAZIA E' LA METAFORA DELLA SOCIETA' PER AZIONI DI OGGI:UN VOTO,UNA AZIONE.IL MONOPOLIO,IL CAPITALE FINANZIARIO,SONO ENTITA'CHE IMPONGONO LA LORO VOLONTA',QUALI CHE SIANO GLI AZIONISTI DI MINORANZA.LA POLITICA E' CAPITALE CONCENTRATO,MA NELL'IMPERIALISMO TALE CONCENTRAZIONE VALICA GLI INTERESSI NAZIONALI,E QUINDI I PARLAMENTI NAZIONALI.L'ARENA DELLA CONTESA,NON E' PIU' IL PARLAMENTO,MA LA LOTTA INTERNAZIONALE TRA LE FAZIONI DEL MONOPOLIO.L'INTERNAZIONALISMO DEL PARTITO RIVOLUZIONARIO VA NEL SENSO DELLA GLOBALIZZAZIONE DELLA LOTTA.SE IL CAPITALISMO NASCENTE DELLE DIVERSE NAZIONI POTEVA,ATTRAVERSO I PARTITI OPPURTUNISTI,ELARGIRE LE BRICIOLE DEL SUO ARRICCHIMENTO AL PROLETARIATO E ATTENUARE LA LOTTA DI CLASSE,OGGI CIO' NON E' PIU' POSSIBILE:IL PROLETARIATO PUO'LOTTARE SOLO FUORI DAL PARLAMENTO.LE CONQUISTE IN OCCIDENTE OTTENUTE DAL PROLETARIATO,E SI BADI BENE,OTTENUTE IN PARLAMENTO DAI PARTITI OPPORTUNISTI,STANNO PER ESSERE PERSE.LA LOTTA E' FUORI DAL PARLAMENTO,QUESTO E' SICURO.NON BISOGNA PERDERE TEMPO IN CAMPAGNE ELETTORALI CHE NON DANNO NULLA AL PARTITO RIVOLUZIONARIO:NE DISPERDONO GIA' LE DEBOLI FORZE.DEVE ESSERE CHIARO CHE NESSUNA FORZATURA DEI TEMPI NE DEI MODI DI RADICAMENTO DEVE ESSERE ATTUATA:NON POSSIAMO MUTARE LA NATURA MATERIALISTICA DELLA POLITICA.SE IL PROLETARIATO NON CI SEGUE,E INTENDO NON SOLO LC,E PERCHE' NON SONO MATURATE LE CONDIZIONI MATERIALI DELLA SUA EMANCIPAZIONE COME CLASSE COSCENTE DI ESSERE RIVOLUZIONARIA:QUESTO E' OGGETTIVO,E NESSUNA PARTECIPAZIONE AL PARLAMENTO PUO' SUSCITARE TALE COSCENZA.CREDO CHE SENZA SITUAZIONE RIVOLUZIONARIA,NON SI POSSA PARLARE DI PARTITO RIVOLUZIONARIO,COME NON SI POSSA PARLARE DI CLASSE RIVOLUZIONARIA SENZA CHE QUESTA SIA POSTA NELLE CONDIZIONI MATERIALI PER ESSERLO.IN TALE PROSPETTIVA,E' INVECE ASSULUTAMENTE NECCESSARIO UN' AZIONE NEL SINDACATO,DOVE IL CONTATTO CON LA CLASSE E' REALE IN SENSO MATERIALISTICO.IL RESTO E' FUORI DALLA REALTA' POLITICA.



UN SALUTO INTERNAZIONALISTA.

Go to Top of Page

Admin
Forum Admin

124 Posts

Posted - 10/08/2005 :  00:03:16  Show Profile  Reply with Quote
Ciao.
Dei due messaggi che precedono questo mio, i due autori non potevano conoscere il testo dell'altro, essendo entrambi in via di pubblicazione.
Intervengo perché trovo interessante il messaggio di RAES che si pone il problema come questione da affrontare non astrattamente ma politicamente.
Del resto Rotta Comunista è astensionista e lo sarà sinché non ci sarà un partito rivoluzionario in grado di affrontare le sacrosante questioni che IVAN vede nella partecipazione al parlamento, cioè con la forza, con un rapporto di forza adeguato. Questa è una premessa essenziale altrimenti lo stesso comunismo potrebbe essere precondannato al fallimento da un altrettanto sacrosanto elenco di impossibilità.
Del resto ciò non vale solo per il parlamento ma anche per il sindacato (cioè CGIL-CISL-UIL) oggi ridotto ad apparato dello stato e senza la "dignità" concessa al parlamento.
In quanto tale è inconquistabile, anzi il presunto "lavoro rivoluzionario" nel sindacato
non fa che dare forza a tale apparato. Pochi di lotta comunista sanno che il loro mito, Arrigo Cervetto, nel concetto di "ritirata ordinata" includeva la necessaria uscita dalle responsabilità sindacali per non far da parafulmini ai sindacalisti. Nello stesso momento, invece, gli attuali soloni "sindacali" di lotta comunista ai affannavano a sfruttare la sopradetta necessità di un parafulmine per far carriera nel sindacato, naturalmente spacciandola per radicamento agli illusi che pensano che solo in parlamento la "democrazia" sia stata svuotata di ogni significato.
Ciao.



Go to Top of Page

Obtorto Collo
Utente (1)

13 Posts

Posted - 10/08/2005 :  20:24:49  Show Profile  Reply with Quote
-Per riuscire a condurre una politica rivoluzionaria in parlamento occorre avere un partito con una forte organizzazione e "abbastanza disciplinato che sappia costringere i deputati a subordinarsi al partito".

Ciao Savio,
premetto che anch'io vengo quì per divertirmi!
Ho ripreso in manchette la citazione di Lenin che riporti più sopra per un motivo molto semplice; visto che lc enuncia il suo astensionismo in una fase di formazione di quadri, cioè nella sua fase iniziale, è evidente che per seguire le direttive di Lenin, deve "aspettare" che la sua massa-partito divenga forte abbastanza per fare ciò che Lenin dice, come del resto hai anche detto tu.
Ma quello che volevo farti notare, e che certamente hai già notato anche da solo, era la chiarezza della posizione di lotta comunista, giusta o sbagliata che sia, era dunque un rispondere alla tua domanda, quando chiedevi: "poi,questa teoria per Lotta Comunista che cos'è:è ancora marxismo,cioè lo strumento teorico della lotta rivoluzionaria,o è pseudomarxismo,un coltello di legno che non ferisce e non taglia?."
É ovvio che non sei daccordo con l'astensionismo, ma che ti entra in tasca se lc diventa parlamentarista?
Se pensi questo: "Perciò,sì al parlamentarismo,perchè permette una più facile operazione di direzione dei movimenti di massa spontanei.", è meglio per quelli come te piuttosto che per quelli come lc che lo spontaneismo lo aborrono così come "la natura aborre il vuoto" (mi si scusi la citazione di Marx).
Quindi, caro Savio, la questione non è se lc ha torto o ragione, questo non interessa a nessuno, e nemmeno a te o a rot.com. o all'internazionale o a n+1 o a chi più ne ha più ne metta. La questione che nessuno di voi dice, ma che invece emerge dai vostri discorsi è: "Se lotta comunista avesse ragione, e riuscisse un domani a prendere il potere, sarebbe un bene o un male per la specie umana?"
Questo è ciò che vi rode, lo so anch'io che il giovane Poggi ha un po "smarronato" in quell'articolo, ma ciò è sintomo di attaccamento alla causa e niente altro; e poi che lc è cervettiana lo avevo già detto io, anzi lo ribadisco, Cervetto ha aggiunto all'analisi marxista nuovi elementi, che questi poi siano in parte mutuati da Fontenis, o da Damen, o da Bordiga o etc. etc. non fa che rafforzare la figura di Cervetto come studioso e rivoluzionario, anche se "senza rivoluzione" come dicono Amico e Colombo.
Personalmente non ho una posizione sull'argomento, credo che sbagliate tutti, da CarloAdmin a Savio passando per Ivan.
L'attuale fase politico-economica, non consente un gran chè, e quando i tempi accellereranno non credo che nessuno dei vostri "partiti", ammesso che sopravviviate alla repressione vaticano-borghese, sia in grado di gestire un processo rivoluzionario, se non a livello ultra locale. Dopo di chè dovrete necessariamente prendere contatto con le altre organizzazioni sparse sul territorio, ammesso e non concesso che sia esplosa la rivoluzione sociale e non la "barbarie".
Tra le organizzazioni che troverete, ammesso che ci sarete, sicuramente, e sottolineo sicuramente, troverete lc, con i suoi uomini grigi, magari ancora in giacca e cravatta, con lotte di classe sotto il braccio, ma le idee ben chiare, molto più chiare delle vostre.
Addio, non andrò oltre nella discussione, ma continuerò a leggervi.
p.s. Caro Ivan, evita di postare articoli chilometrici, fai dei sunti e morta lì, ed evita anche il maiuscolo, tanto la voce grossa non ti si addice.
O.C.

Go to Top of Page

raes
Utente (2)

37 Posts

Posted - 10/08/2005 :  21:03:19  Show Profile  Reply with Quote
ringrazio adim in effetti che senzo a boiccotare il parlamento e poi accettare cariche sindacali io sono simpatizante di battaglia comunista e mi ritrovo nelle loro posizioni anche sulle elezioni propio perche mi sembra che si basino su 1 analisi reale e non su frasi citate a memoria.savio e il suo gruppo credo che si richiamino all esperienza di lutte operaie francese

alberto.dinucci
Go to Top of Page
Page: of 5 Previous Topic Topic Next Topic  
Previous Page | Next Page
 New Topic  Reply to Topic
 Printer Friendly
Jump To:
Rotta Comunista © © Rotta Comunista Go To Top Of Page
Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.05